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Pure don Biancalani invoca le manette: "Salvini si prenda le sue responsabilità"

L'affondo del parroco dei migranti contro il leader della Lega sul caso Gregoretti: "Spero che la giustizia faccia il suo corso fino in fondo e che questo politico, Salvini, si prenda le sue responsabilità"

Pure don Biancalani invoca le manette: "Salvini si prenda le sue responsabilità"

Dopo aver intonato "Bella ciao" durante la celebrazione domenicale e trasformato Gesù nel presepe in un clandestino in attesa del permesso di soggiorno, don Massimo Biancalani, il parroco toscano con l’immagine di Carola Rackete sul profilo Facebook, torna alla carica contro Matteo Salvini.

"Credo che l'azione dei magistrati abbia un forte fondamento e che quindi debba proseguire, perché non si può decidere di trattenere così tante persone, tratte in salvo da una nave militare italiana, non farle sbarcare, per tanti, lunghi, giorni in condizioni psicologiche e materiali estremamente difficili", ha detto il sacerdote di Vicofaro, in provincia di Pistoia, mentre a Roma prende il via la seduta della della giunta per le Immunità del Senato, che esaminerà la richiesta di autorizzazione a procedere contro il leader della Lega presentata dal Tribunale dei ministri di Catania sul caso dei migranti a bordo della nave Gregoretti.

Salvini rischia fino a 15 anni di carcere. L'accusa è di sequestro di persona per aver trattenuto tre giorni a bordo della nave della Guardia Costiera 131 migranti, negando loro un porto sicuro dove sbarcare in attesa di un accordo per la redistribuzione negli altri Paesi europei. "Tutti siamo rimasti inorriditi dalla decisione di vietare lo sbarco dei migranti, tutti noi che viviamo sulla nostra pelle la sofferenza di tanti uomini e donne, ragazzi, vittime di violenze indicibili nei loro paesi e nei campi in Libia, con i loro racconti: salvati dalle nostre navi militari e poi tenuti per giorni in mare, al largo è un'ulteriore violenza e sono inorridito di questa politica che cavalca le paure della gente che non conosce la portata epocale del disastro umanitario in corso", ha detto all’Adnkronos il parroco in prima linea per l’accoglienza. "L'epidosio – ha concluso - è stato ed è incommentabile".

Poi l’affondo contro Salvini: "Spero che la giustizia faccia il suo corso fino in fondo e che questo politico, si prenda le sue responsabilità". Un’azione come la sua, rincara Biancalani, "non appartiene a questo Paese, alla storia di questo Paese". Il voto della Giunta sul caso Gregoretti è previsto per il prossimo 20 gennaio, meno di una settimana prima delle elezioni in Emilia Romagna. E a votare per l’autorizzazione a procedere, stavolta, potrebbero essere anche i senatori grillini.

A sorpresa, infatti, anche il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, si associa al coro del don.

"Per il caso Diciotti Salvini diceva che non aveva problemi a farsi processare, adesso lo vedo un po’ impaurito, però è evidente che ognuno deve assumersi le sue responsabilità", ha detto il leader grillino a margine della cerimonia per il 25esimo anniversario del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite a Brindisi.

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