"Occorre buon senso. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di "non profughi" non può continuare ad essere un problema solo italiano. O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie". Cosi il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Twitter.
Il leghista poi ha aggiunto: "Non ci sono bacchette magiche ma occorre dare un segnale concreto. Occorre lavorare sulla riduzione dei costi, non è possibile che l'Italia sia il Paese che paga di più chi soggiorna qui e fa domanda per l'asilo politico, e occorre lavorare sui tempi: non è possibile che ci si mettano due anni e mezzo dallo sbarco alla chiusura della pratica di asilo politico". E ancora: "Più disperati partono, più disperati rischiano di morire. Limitare le partenze è nell'interesse di quelle persone e degli italiani che non ne possono più".
Salvini poi ha annunciato che domani, al vertice dei ministri dell'Interno europei sull'immigrazione a Lussemburgo, "invieremo una nostra delegazione per dire no: il documento in discussione invece di aiutare penalizzerebbe ulteriormente l'Italia e i paesi del Mediterraneo facendo gli interessi dei paesi del Nord Europa".
Intanto il segretario reggente del Partito democratico Maurizio Martina ospite a 24 Mattino su Radio24 attacca il vicepremier: "Le parole di Salvini non sono state misurate. È stato detto che è "finita la pacchia" per i migranti, parole inadeguate dette dal ministro degli Interni.
Stiamo ai fatti e aspettiamo di vedere i primi passi concreti. Segnalo che sono proprio gli amici di Salvini ad avere posizioni contro l'Italia. Se non si smantella il faticoso lavoro di questi anni secondo me è utile. Soprattutto dal punto di vista migratorio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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