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Salvini "respinge" Open Arms: "Tornate in mare? Mai in Italia"

La Ong ha annunciato il suo ritorno nel Mediterraneo vicino alla Libia con il veliero Astral. E il Viminale chiude i porti

Salvini "respinge" Open Arms: "Tornate in mare? Mai in Italia"

Braccio di ferro tra le Ong e il governo italiano. Ancora una volta è muro contro muro. La Open Arms ha infatti annunciato ieri che tornerà già nelle prossime ore nel Mediterraneo centrale per tornare a salvare i migranti che partono dalla Libia sui barconi sotto la regia degli scafisti. La nave "Astral" dell'ong Proactiva Open Arms è "salpata oggi dal porto spagnolo di Badalona per tornare a navigare nel Mediterraneo centrale in missione per salvare vite umane", ha annunciato l'ong in un tweet. "Niente è più importante che denunciare l'impunità di cui godono coloro che condannano a morte in mare così tante persone o all'inferno in Libia. Salvare vite umane in pericolo è un obbligo, non una scelta", fa sapere sempre l'Ong. Una vera e propria sfida lanciata al governo italiano e ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo a pochi giorni dalla chiusura dell'ennesima crisi Aquarius con lo sbarco della nave a Malta e il ricollocamento dei migranti tra Portogallo, Germania, Spagna e Francia.

Il Viminale ha però mandato già un messaggio molto chiaro: "Il veliero Astral della ONG spagnola Proactiva Open Arms sta facendo rotta verso la Libia. Le ONG perdono il pelo ma non il vizio... E io confermo: stop al traffico di esseri umani, mai più in Italia!". Insomma i porti italiani per la Astral resteranno chiusi.

Il Viminale ribadisce la sua linea e "respinge" già le possibili richieste di sbarco da parte dell'equipaggio di Open Arms.

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