Un gruppo di esperti dell'Onu, tra cui un professore di diritto francese ha «condannato» la Francia per avere multato nel 2012 due donne che portavano il velo islamico integrale, chiedendo a Parigi di «risarcire» le due e rivedere la legge. Le due francesi di confessione musulmana si erano rivolte nel 2016 al Comitato dei diritti dell'uomo, che dipende dall'Alto commissariato per i diritti dell'uomo dell'Onu, dopo essere state condannate a una multa per avere indossato in pubblico il niqab, il velo integrale che ha soltanto un'apertura per gli occhi. Una condanna simbolicamente forte anche se non avrà nessun impatto sul piano normativo perchè da oggi la legge con cui la Francia ha deciso di bandire il niqab, il velo islamico integrale, viola i diritti umani. Una decisione dunque che dà ragione paradossalmente agli integralisti, a quelli che vogliono cancellare il volto delle donne. Secondo gli esperti dell'Onu il divieto interferisce in modo sproporzionato con il diritto di manifestare liberamente la propria religione, si legge nel comunicato pubblicato a Ginevra. Mentre il comitato riconosce che gli Stati possono chiedere alle persone di scoprire il volto in alcune circostanze, come un controllo di identità, il divieto generale del niqab appare come una misura troppo radicale. Il Comitato ritiene inoltre che il divieto non protegga le donne che indossano il niqab ma rischia di emarginarle confinandole nelle loro case.
Insomma, secondo gli esperti della commissione che hanno preso la decisione, obbligando le donne a svestirsi dal velo integrale, non spingerebbero le stesse a cambiare costumi, ma solo a rintanasi in casa, creando ancora di più segregazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.