Roma - «Radiare dalla politica chi dice no ai vaccini». La guerra agli antivax entra prepotentemente nel confronto politico e l'ex premier Matteo Renzi coglie al volo l'occasione per attaccare il suo più temibile avversario ovvero Beppe Grillo. Il leader di M5s infatti in più occasioni ha espresso dubbi sull'efficacia dei vaccini ed è comunque contrario a renderli obbligatori. La clamorosa decisione dell'Ordine di Treviso di radiare il medico, Roberto Gava per «condotta antiscientifica» ha reso incandescente lo scontro anche sul fronte politico.
«Bisognerebbe radiare dalla politica chi dice no ai vaccini, come hanno fatto con il medico. - dice Renzi- Spero che i cittadini abbiano la forza di radiare dalla politica questi aspiranti stregoni». Una decisione, tanto clamorosa, quella della radiazione, da varcare i confini nazionali incassando anche il plauso del commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis che l'ha definita «un passo nella giusta direzione». L'obiettivo del Pd adesso è quello di rendere automatica la radiazione per i medici antivax. È in preparazione una legge che prevede tra l'altro anche l'obbligo di immunizzazione per tutti gli operatori sanitari e anche per la frequenza scolastica lungo tutto il ciclo dal nido alle superiori.
Ma il partito dei contrari all'obbligo del vaccino è cresciuto negli anni, alimentato in buona parte da notizie senza alcuna base scientifica ma sufficienti a creare paura e diffidenza. Ora di fronte alla radiazione del primo medico non sono poche le reazioni negative. Gli avvocati di Gava Silvio Riondato e Giorgio Piccolotto paragonano la vicenda del loro assistito alla persecuzione nei confronti di Galileo affermando che viene perseguitato per le sue idee e trattato come «un pluriassasino».
L'associazione dei consumatori, Codacons parla addirittura di una «caccia alle streghe che riporta il nostro paese ai tempi bui dell'Inquisizione», annunciando di aver presentato un esposto alla Procura di Treviso contro l'Ordine professionale, chiedendo di aprire una indagine per le possibili fattispecie di «violenza privata e abuso di atti d'ufficio». Il Codacons dimentica però che il nostro paese è finito nella lista nera degli Usa che comprende i paesi considerati a rischio a causa dell'epidemia di morbillo attualmente in corso. Non solo. Anche l'Associazione degli ospedali pediatrici, Aop, segnala come siano in aumento «i ricoveri di bambini per patologie che oramai si ritenevano debellate». Il fronte antivax però non intende retrocedere. Due giorni fa il Consiglio di Stato ha stabilito che l'obbligo di vaccinazione per frequentare il nido e l'asilo è legittimo in nome della tutela della salute pubblica in riferimento ad un ricorso presentato da due famiglie contro il Comune di Trieste. Una sentenza che secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, «farà giurisprudenza».
Eppure proprio in questi giorni in un'altra regione, la Puglia, la discussione in Consiglio Regionale sull'ipotesi di introdurre anche qui l'obbligo di profilassi per tutto il ciclo scolastico, dal nido alle superiori, ha preso la direzione opposta per iniziativa dei consiglieri grillini che hanno portato in audizione tutti medici che hanno posizioni contrarie all'obbligo vaccinale. In particolare, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, è stato affermato che «di vaccini si muore» o anche che «chi non si vaccina per il meningococco B ha meno probabilità di morte di chi mangia troppe noci».
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