Scuole, coprifuoco e aeroporti. Le Regioni in ordine sparso

Ordinanza restrittiva nelle Marche sospesa dal governo Calabria e Basilicata: quarantena per chi arriva dal Nord

Scuole, coprifuoco e aeroporti. Le Regioni in ordine sparso

Il Sud che mette in quarantena il Nord. «Tutti i cittadini che rientrano in Basilicata provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti Servizi di Sanità Pubblica». Scatena le polemiche l'ordinanza emessa dal presidente della Basilicata, Vito Bardi, per prevenire la diffusione del coronavirus.

«Sono scelte assolutamente illogiche», stigmatizza il provvedimento il capo della protezione civile e commissario per l'emergenza, Angelo Borrelli. «Ci vuole del buon senso, l'ho sempre detto. Poi ognuno fa le sue scelte».

Risponde anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: «Se il provvedimento si riferisce a chi arriva dalla zona rossa, lo abbiamo detto anche noi. Se si riferisce a tutta la Lombardia è sbagliato perché vuole dire che nessuno può muoversi, sarebbe una scelta eccessiva più grave del male che stiamo cercando di combattere».

Bardi precisa che «al momento può entrare chiunque, perché non possiamo bloccare né abbiamo rilevato nel nostro territorio episodi eclatanti. Il provvedimento, è scaturito dall'arrivo nel nostro territorio di studenti che sono rientrati dopo la chiusura degli atenei del Nord». Critico il governatore della Liguria Giovanni Toti: «È un'ordinanza legittima, ma non concordata con il Ministero della Salute. La giudico eccessiva, ma non voglio interferire».

E ancora nelle Marche, un'altra ordinanza ha richiesto l'intervento diretto del premier Conte: con una telefonata al presidente Luca Ceriscioli, il presidente del consiglio ha chiesto di sospendere il provvedimento che era in fase di stesura. Prevedeva la chiusura di scuole di ogni ordine e grado e università e lo stop anche delle manifestazioni pubbliche su tutto il territorio, da ieri fino al 2 marzo. Non c'è alcun passo indietro, ma solo un rinvio: «C'è necessità che l'ordinanza sia coordinata all'interno di un quadro nazionale - ha spiegato Ceriscioli - per cui ho accettato ben volentieri la richiesta del presidente del consiglio». Non ci sarà, dunque, il coprifuoco dalla mezzanotte di oggi, in attesa di linee guida dal coordinamento nazionale con tutte le regioni previsto per stamattina.

Ma anche la Calabria è pronta a sua volta a emanare misure di prevenzione eccezionali: chiusura delle scuole, delle università e la sospensione delle manifestazioni pubbliche, ma anche controllo aeroportuale per il transito nazionale, e un ulteriore numero verde gestito dalla Protezione

civile regionale. Ci sono, spiega la governatrice Jole Santelli anche, «misure precauzionali relative alle persone che arrivano in Calabria dalla cosiddetta zona rossa», quella degli 11 comuni interessati dalla quarantena.

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