La semplicità è fatta con le piume di struzzo E un fascino perfetto

Prada sensuale senza eccessi, Marani forte e tenera. Les Copains esploratrice, Hogan pop glam

Lucia Serlenga

Può la semplicità racchiudere la complessità della realtà di oggi? La risposta di Miuccia Prada è sì, anche se quest'operazione di limatura fra il troppo e il troppo poco non è semplice. «Ci vuole umanità» dice la signora prima di mandare in passerella una struggente collezione. «Dopo stagioni di riferimenti a epoche passate e di eccessi di styling c'è bisogno di semplicità» aggiunge inducendo le modelle ad avvolgersi in stole profilate di piume: un gesto di ritrovata intimità perfettamente in sintonia con la cruda bellezza dei frammenti del cortometraggio Past Forward girato dal regista David O. Russell e proiettati in sala, in anteprima sulla presentazione che avverrà il prossimo novembre a Los Angeles.

E mentre le modelle portano in passerella una magnifica teoria di piccoli golfini incrociati, di camicette di seta stampata, di gonnelle a pieghe e di pigiamini Chine style, comprendiamo perché la designer parla di eleganza possibile, quella che perdona persino un accento sbagliato: le piume di struzzo sui polsi e sui bordi di classici trench, le strep per chiudere impeccabili giacche sartoriali, i sandali multistrato di spirito active portati anche sotto un sensuale chemisier di seta. E se sugli abiti da sera arriva una pioggerellina di cristalli, è segno che di più non si può togliere perché tutto sia semplicemente perfetto.

Nulla si può eliminare neppure dalla collezione Les Copains disegnata da Stefania Bandiera perché a liberare la sua coraggiosa esploratrice da ogni tentazione didascalica ha provveduto la ricerca. Basti pensare alle maglie in rete jacquard effetto stuoia utilizzata per pezzi che dialogano con abiti sottoveste in lievissimo pizzo, alla sahariana sartoriale in gazar di seta con maniche staccabili, alle lunghe gonne cargo in lieve organza. Il gioco delle trasparenze è pudico: sotto ai veli c'è sempre un costume da bagno fatto all'uncinetto. E si sottrae magistralmente alla tentazione di replicare un archivio Massimo Giorgetti mandando sulla passerella di Emilio Pucci liquide dee che si muovono in abiti fluidi al ritmo delle vibrazioni dei colori. E poi disaggregando i pattern inventati dal marchese Pucci - le stampe labirinto e bersaglio - per ricomporli in sezioni macro su abiti, gonne longuette e brevi bustier.

Sottrarre nostalgia e aggiungere tenerezza è l'arte di Angelo Marani che immagina donne forti come quelle che negli anni '70 sorseggiavano cocktail nei giardini dello Chateau Marmont a Los Angeles e le veste con modelli fluenti dagli spacchi generosi ma educati. Bellissimi sono apparsi anche i bomber e le felpe di organza e l'abito in maglia arancio con un tralcio di fiori a intarsi e uno spicchio di organza plissè.

Nulla da togliere neppure alla visione easy-chic di Hogan che festeggia trent'anni mandando in scena una collezione fatta di divertenti stampe pop-glam con cuori e grafiche floreali insieme a capi basic. E come ciliegina sulla torta presenta la sneaker H320 in pellami brillanti con dettagli glitter: da personalizzare a piacimento, ordinare in negozio, e ricevere dopo alcune settimane.

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