Serracchiani usa la parola "clandestini". Pd: "Iscriviti alla Lega"

Nel post su Twitter in cui ha attaccato Salvini reo di avere dimenticato i rimpatri di massa, l'esponente Pd Anna Serracchiani inciampa sulla parola "clandestini". Pioggia di critiche dagli elettori dem: "Più che opposizione è suicidio"

Serracchiani usa la parola "clandestini". Pd: "Iscriviti alla Lega"

Non bastava avere scritto una falsa verità. Oltre al danno, ecco la beffa per Debora Serracchiani. L'esponente Pd, in un post su Twitter, aveva attaccato Matteo Salvini giudicandolo responsabile della diffusione di oltre 12 mila clandestini. Notizia smentita dai fatti, trattandosi di persone a cui non è stato rinnovato il permesso di soggiorno e che per questo sono diventate irregolari, in attesa di essere espulse dal territorio nazionale in base a un provvedimento su cui lavorerà il Viminale. Ma ora per la Serracchiani il problema è un altro, ovvero le accuse di vicinanza alla Lega per l'uso del termine "clandestini". Qualcuno l'ha presa in giro; qualcun altro l'ha attaccata duramente al punto da invitarla a prendere la tessera del partito di Matteo Salvini.

"Noi non siamo quella roba lì". Il riferimento della deputata Pd Giuditta Pini è alle parole di Debora Serracchiani. L'ex presidente del Friulio Venezia-Giulia, in un post, aveva attaccato il ministro dell'Interno Salvini con queste parole: "Per volontà del ministro dell'Interno @matteosalvinimi ci sono oltre 12mila clandestini in più liberi di girare l'Italia. Una tattica spregevole per creare un problema di sicurezza, e poi denunciarlo senza risolverlo. Intanto dove sono i rimpatri di massa?". Un commento che all'esponente del Pd è costato le critiche durissime di una parte del popolo dem, con l'accusa di usare un linguaggio leghista.

"Non è chiaro: il PD auspica rimpatri di massa, ora e subito?", scrive un utente. "Non lo so, mi lascia perplessa Perché non capiscono di fare il gioco di Salvini. Questa non è opposizione, è suicidio", risponde Miriam, mentre Zia Giuli commenta perplessa: "Perché ci mettiamo sullo stesso piano, perché non cominciamo un discorso diverso su questi temi :( che tristezza". Ma le parole più dure arrivano dalla deputata Giuditta Pini. "Se vogliamo ripartire non chiamiamo i migranti clandestini, smettiamola di rivendicare di aver fatto più rimpatri di Salvini. Lo dico dopo aver girato tutta estate per feste, perché noi non siamo così, non siamo quella roba lì. sarebbe il caso di capirlo", il caustico commento della parlamentare Pd. Mentre a destra si sghignazza: "Clandestini? Trasecolo. Ma non erano rifugiati migranti fino allo scorso marzo?", scrive divertito Malachia Paperoga.

"Ma tra i 12mila ci sono pure quelli a cui avete portato gli arancini?", gli fa eco Napoleone. Insomma, la Serracchiani è riuscita nell'impresa di scontentare tutti. Un risultato a cui i politici democratici ci stanno abituando ogni giorno di più.

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