Sfida da record: 24 ore sul tapis roulant

Un 50enne tenta di completare 265 km. «Le mie armi? Meditazione e punk»

Giacomo Susca

Percorrere 265 chilometri in 24 ore consecutive, correndo senza sosta su un tapis roulant, ma restando fermi nello stesso posto. È l'impresa da Guinness che Vito Intini, nella vita di tutti i giorni direttore commerciale per un'azienda informatica a Milano, tenterà a partire dalle 12 di oggi. Il luogo scelto per riuscirci sarà Putignano, cittadina del barese famosa per lo storico Carnevale, che proprio tra domenica e martedì vive il suo momento clou. «Per questa sfida personale ho scelto il paese di origine dei miei genitori, dove sono nato 50 anni fa», racconta Intini, atleta esperto che ha già tagliato importanti traguardi indoor e di ultramaratona. «Per affrontare prove estreme bisogna aver superato tutti i controlli medici, bisogna essere preparati non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente». E poi c'è l'alimentazione: «Nelle settimane precedenti la dieta mediterranea è quella che prepara meglio il corpo, evitando naturalmente eccessi o alcolici; poi durante lo sforzo oltre ad acqua e zuccheri, servono proteine, grassi, cibi veri. Io uso sostitutivi dei pasti, in polvere, gli stessi che vengono usati in condizione proibitive da soldati o astronauti...», racconta. Comunque l'aspetto più delicato resta quello mentale, ripete. «Quando corro devo entrare in un altro mondo, la mente deve volare via altrove. Mi aiuta anche la musica che ascolto nelle cuffie: rock industriale giapponese, progressive heavy metal, e punk sul finale, quando bisogna accelerare». Quindi la cura, maniacale, dei dettagli. «Correndo 24 ore anche una piccola cucitura dei pantaloncini può causare ferite laceranti».

Intini partirà alla velocità di 12 km/h nelle ore di luce per scendere a 9-10 km/h in quelle notturne. È già pronto un tapis roulant di riserva, nel caso fosse la macchina a cedere prima dell'uomo. Il tentativo di record si terrà in un ambiente semi-esterno, aperto al pubblico, nel chiostro comunale di Putignano. «Il pubblico può essere un elemento disturbante - ammette il runner, che tenterà di battere il primato di 264,52 km detenuto da un norvegese -. Però il calore della gente è decisivo nelle ultime due ore».

Domenica alle 12 sapremo se Vito Intini riuscirà a superare il limite. Intanto ha già fissato in mente un altro obiettivo, molto meno da ironman. «Quando tutto sarà finito, comunque vada, prima di concedermi una sana e lunga dormita penso che avrò solo voglia di una pizza...».

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