L'Opa della sinistra sul Pd e, di conseguenza, sul governo avrà domani in Piazza Montecitorio alle 16 il suo atto finale: il «girotondo della cittadinanza» con insegnati e studenti per sollecitare il Senato all'approvazione della legge sullo ius soli.
L'elenco delle sigle che aderiscono alla manifestazione è lunghissimo, ma fondamentalmente dietro l'iniziativa ci sono Cgil, Cisl, Uil, Arci, Caritas, Fondazione Migrantes e Libera. Insomma, l'happening intitolato «A scuola nessuno è straniero» ha una chiara paternità politica: quel pezzo di sinistra che vede nello ius soli una delle sue ragioni sociali e che non fa scrupolo di coinvolgere lo zoccolo duro dell'elettorato costituito da insegnanti e studenti politicizzati a cercare di fare una fortissima moral suasion sul governo di Gentiloni (che sul provvedimento ha posto la fiducia) e sul Nazareno.
Difficile non leggere in controluce il tentativo della Cgil (tatticamente più «vicina» alle posizioni bersanian-dalemiane che a quelle di Renzi) di porre un'ulteriore ipoteca sul futuro della coalizione di centrosinistra. Da un lato, infatti, c'è la mobilitazione annunciata contro lo stop all'adeguamento dell'età pensionabile in quanto le risorse della legge di Bilancio 2018 sono ritenute insufficienti. Dall'altro lato, c'è la volontà di accelerare su un provvedimento che è visto (assieme al testamento biologico) come una delle possibili «esche» per attirare la sinistra in coalizione con il Pd sebbene un tema così divisivo come la concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati regolari non sia considerato prioritario dallo stesso Matteo Renzi.
Che cosa accadrà, dunque, domani? Davanti alla Camera si riunirà la solita kermesse di giovani e professori che ribadiranno l'urgenza della riforma. L'appuntamento, infatti, è stato organizzato al termine di una campagna di sensibilizzazione sullo ius soli che ha visto i docenti alternarsi in quello sciopero della fame che aveva coinvolto anche politici come il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il senatore dem Luigi Manconi e il jazzista Paolo Fresu. E così domani bambini, bambine e professori scenderanno in piazza per celebrare in maniera differente la Giornata internazionale dello studente. Ma anche ieri nelle principali città italiane la Rete degli Studenti medi e L'unione degli universitari, organizzazioni da sempre vicine alla sinistra, hanno aiutato il movimento «Italiani senza cittadinanza» a organizzare happening prodromici alla mobilitazione. Nella Capitale la protesta è andata in scena sotto il ministero dell'Istruzione per ricordare che senza cittadinanza è impossibile per uno studente straniere accedere al progetto Erasmus. A Milano l'assessore Majorino ha accolto una rappresentanza di giovani stranieri durante gli stati generali dell'immigrazione.
La sinistra, perciò, chiama a raccolta quello che è rimasto della base per fare pressing sul Senato. «Il tempo è adesso!», dicono i manifestanti cercando di autoconvincersi. La legge di Bilancio sarà nell'aula di Palazzo Madama il 27 novembre. Entro il 30 si dovrebbe procedere alla fiducia. Resteranno due settimane al presidente Grasso e ai capigruppo per decidere cosa fare: dovranno scegliere tra ius soli, testamento biologico e riforma dei regolamenti parlamentari.
Difficile pensare che nelle poche sedute disponibili prima del ritorno della manovra si potranno varare tutti quei provvedimenti. Male che vada la sinistra avrà il pretesto per dire che è colpa di Renzi e del centrodestra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.