La sinistra Ue festeggia con Syriza. E c'è anche Grillo

Ad Atene i delegati dei principali partiti di sinistra. La delegazione più numerosa è quella italiana

La sinistra Ue festeggia con Syriza. E c'è anche Grillo

Ad Atene non festeggia solo Siryza: per il referendum sul piano di aiuti internazionale nella sede del partito ci sono anche i delegati dei principali partiti della sinistra europea.

Quella italiana è la delegazione più numerosa ma al sesto piano della palazzina popolare che ospita il partito di Alexis Tsipras ci sono anche esponenti di Podemos, Socialisti francesi, Blocco di Sinistra portoghese, Linke. Il movimento spagnolo ha inviato Pablo Bustinduy, responsabile relazioni internazionali. Per il Ps francese ci sono il deputato Pascal Cherki e l’esponente della minoranza critica Gerard Filoche. "Sono le prime prove di una grande federazione europea", azzarda uno dei partecipanti.

A rappresentare l'Italia in molti sono anche in piazza Syntagma. "Abbiamo vinto, abbiamo vinto", gridano i parlamentari di Sel e Movimento 5 Stelle. Con loro ci sono anche Nichi Vendola e Beppe Grillo che per una volta nonostante le distanze sull'euro non si attaccano tra di loro, ma festeggiano insieme il successo di Tsipras "contro la Troika".

"Questa vittoria del no rappresenta la prima incontenibile crepa nel nuovo muro di Berlino ed un colpo formidabile alla religione della austerity", dice Nichi Vendola, pur augurandosi che Atene non esca dall'euro, "Non ha perso solo la Troika ma anche la signora Merkel e Matteo Renzi". Con il leader di Sel ci sono anche Nicola Fratoianni, i capigruppo di Camera e Senato Arturo Scotto e Loredana De Petris. Ma ci sono anche il dissidente Pd Alfredo D'Attorre, Stefano Fassina e Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista) che lancia una appello ai grillini perché si uniscano alla sinistra europea.

"Potere al popolo, non alle banche", dice invece Beppe Grillo, scrive su twitter. I suoi si sono riuniti nella piazza simbolo di Atene dopo che alcuni membri del direttorio hanno visitato insieme al loro "guru" la periferia ateniese fino al Pireo, la zona del porto, dove ci sono vecchie fabbriche fatiscenti e palazzi abbandonati.

"Da domani l’Europa non sarà più la stessa, perché finalmente è passato il principio secondo cui un popolo può decidere il proprio destino", dice Luigi De Maio, "L’unico che crede al derby dracma-euro è probabilmente soltanto il nostro premier, che non avrà neanche letto il quesito del referendum".

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