"Per Skripal e sua figlia chance minime di sopravvivere"

"Per Skripal e sua figlia chance minime di sopravvivere"

Le probabilità di sopravvivenza di Sergei Skripal e di sua figlia Yulia, avvelenati con il gas nervino lo scorso 4 marzo nella città inglese di Salisbury, sarebbero minime. Lo ha detto all'edizione russa della Bbc la nipote dell'ex spia russa, Viktoria Skripal. «Hanno pochissime possibilità di sopravvivenza, forse un 1 per cento, e anche se ce la facessero saranno comunque disabili per il resto della loro vita», ha affermato la donna. Entrambi sono ancora ricoverati in ospedale a Salisbury in condizioni critiche dopo essere stati trovati incoscienti nei pressi di un centro commerciale. La madre dell'ex spia è stato invece tenuta all'oscuro dell'accaduto. «La priorità - ha detto la nipote - ora è proteggerla da tutto questo».

Intanto, dopo che decine di Paesi occidentali hanno espulso complessivamente 150 diplomatici russi in odore di spionaggio per manifestare solidarietà al Regno Unito, la polemica tra Mosca e Londra sul caso Skripal non accenna a placarsi. Il Cremlino gioca la carta del rilancio, cercando di sostenere che a Salisbury ci sia stata una responsabilità britannica nell'attentato alla vita di cittadini russi.

Ieri il ministero degli Esteri russo ha dunque sollecitato la Gran Bretagna a dimostrare che non sono stati i suoi servizi a causare l'avvelenamento. «Se non ci vengono fornite prove convincenti del contrario, vorrà dire che dovremo considerare un tentato omicidio alla vita di nostri cittadini, una provocazione politica di ordine enorme».

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