Sondaggi, calo per Lega e Movimento 5 Stelle

Per la prima volta entrambi i partiti di governo fanno registrare un calo nei sondaggi. Dipenderà dai problemi con la manovra economica?

Sondaggi, calo per Lega e Movimento 5 Stelle

Da quando è nato il governo i due partiti che lo sostengono hanno sempre visto crescere i propri consensi. Ora per la prima volta si registra un loro calo, sia pur leggero. La flessione, secondo un sondaggio di Youtrend/Agi, è pari allo 0,8% per la Lega e dello 0,2% per il Movimento 5 Stelle. E è il secondo calo in due settimane di fila, per i partner della maggioranza. Sino ad ora quando una delle due forze faceva registrare un calo, l'altra saliva, e viceversa. Il calo che si rileva oggi risulta più accentuato se si considerano solo quegli istituti che realizzano delle rilevazioni su base settimanale. Swg, ad esempio, indica che il Carroccio è passato nelle ultime 2 settimane dal 32,2% al 30,5% e M5s dal 29,8% al 28,1%. Nel complesso la coalizione di governo è quindi scesa dal 62% al 58,6% in appena quindici giorni.

Ma se i due partiti che sostengono il governo hanno poco da sorridere, le opposizioni non possono di certo festeggiare. Il Pd recupera poco (+0,3%) mentre Forza Italia perde mezzo punto. Nel Pd la discussione è ferma alle candidature per la segreteria in vista del prossimo congresso, ma il tema scalda poco l'elettorato: sembrano tutte chiacchiere interne, con scarsa rilevanza per i cittadini. Ipsos con un sondaggio ha chiesto agli italiani da chi dovrebbe ripartire il Pd: al 61% ha vinto "nessuno". Un dato a dir poco sconcertante. Il più gettonato, ma con una percentuale bassa, è l’ex premier Gentiloni (11%), seguito da Zingaretti (9%) e dal trio Renzi-Minniti-Calenda (5% ciascuno).

M a a cosa può essere dovuto il calo dei consensi per Lega e M5S? Di sicuro hanno influito le polemiche e le sofferenze per varare la manovra. Prevale una forte preoccupazione per le conseguenze di un atteggiamento "disinvolto" nella gestione dei conti pubblici. La maggior parte degli italiani è preoccupata da un eventuale rialzo dello spread. E la scelta, tanto sbandierata, di fare più deficit per finanziare le riforme? Secondo Tecnè gli italiani sono spaccati a metà: il 44% è a favore, mentre il 42% la ritiene una mossa sbagliata che "indebolisce il paese e rischia di far esplodere nuove crisi".

Secondo un sondaggio Ixè soltanto il 18% degli italiani pensa che le casse pubbliche possano far fronte a tutte le misure annunciate dal Governo. Il 29% ritiene invece che solo alcune proposte possano essere messe in cantiere. Il 37% è decisamente pessimista: pensa che le risorse a disposizione non siano sufficienti a realizzare alcuna proposta governativa.

L’analisi degli elettorati mostra - senza troppe sorprese - che i votanti di M5s e Lega sono da questo punto di vista i più ottimisti: tra loro, infatti, circa la metà è convinta che ci siano le risorse per finanziare tutte le misure promesse. Ma ci sono, anche in questa fetta di elettorato, i pessimisti: il 16-17% le ritiene tutte irrealizzabili.

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