Sono attualmente 35 i parlamentari positivi al covid e in quarantena, secondo fonti di Camera e Senato. Il bollettino oggi conta 26 deputati e 9 senatori, in lieve calo quindi rispetto ai giorni scorsi. In base alle regole valide finora, non potrebbero accedere a Montecitorio per le elezioni del capo dello Stato che cominceranno lunedì. Ma si studiano alternative. Come il voto a domicilio, come già avviene in occasione delle elezioni amministrative e politiche, da ultimo per le suppletive di domenica scorsa nel collegio di Roma 1. In questo caso non sarebbero necessarie particolari regolamentazioni nè ottenere specifici nulla osta da parte della struttura di consulenza tecnico-scientifica che opera al Senato e alla Camera. Naturalmente la Giunta del Regolamento della Camera dovrebbe comunque predisporre una disciplina per stabilire le concrete modalità con le quali attuare questa procedura. Una decisione che tuttavia richiede prima un preventivo via libera da parte delle forze politiche, con un accordo pressoché unanime che al momento appare lontano. Altra possibilità, la creazione di un seggio ad hoc dove possano votare i positivi. Anche in questo caso non mancano gli ostacoli da superare, soprattutto non sarebbe sufficiente il ricorso al principio della cosiddetta autodichìa, ma occorrerebbero delle norme statali per disciplinare lo spostamento per e dal seggio degli interessati.
Per ora tuttavia, come emerso dalla Conferenza dei capigruppo della Camera, è muro contro muro tra centrodestra e centrosinistra, favorevole il primo a trovare un modo per salvaguardare il plenum, esigenza sottolineata da diversi costituzionalisti, fermamente contrario il secondo.
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