Stuprarono e picchiarono una ragazza: i due militanti di Casapound ai domiciliari

Braccialetto elettronico per Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci

Stuprarono e picchiarono una ragazza: i due militanti di Casapound ai domiciliari

Roma - Stupro all'Old Manners Tavern: scarcerati Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi. Agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, i due esponenti di Casapound, un militante e un consigliere comunale di Vallerano, arrestati per aver picchiato e violentato una 36enne di Viterbo nell'aprile scorso. I due, 21 e 19 anni, sono accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate. Vittima una donna conosciuta in un bar. Dopo 4 mesi di carcere il gip Rita Cialoni ha accolto le istanze presentate dalla difesa.

Con la perizia sui telefoni cellulari sono terminate le indagini sul caso che ha scosso la cittadina a nord della capitale. Determinanti, per l'ordinanza di arresto, le foto e i filmati girati durante la serata all'interno del circolo privato di Casapound. Pugni, risate e lamenti drammatici quelli registrati dalle videocamere degli smartphone e diffuse a parenti e amici. Prove schiaccianti. Il tutto congelato nelle chat: «Riccardo butta il cellulare subito» scrive un certo Papa a Chiricozzi. Daniele de' Bracciano scrive alle 23,36 del 12 aprile: «Fai così». «Chiamalo e dije che arrivano le guardie a perquisì e poi cancellate i messaggi () Regà cancellate le chat che sto giro so c pe' tutti sennò». È sempre l'amico e camerata Daniele, di «Blocco Studentesco», a impartire ordini: «Cancellare obbligatoriamente la chat. Sia chiaro. No domande». Ancora Papa, alle 23,16, invia un primo messaggio chiaro e perentorio: «Riccardo butta il cellulare subito». Ma è Dodo, alle 23,08 a parlare per primo delle riprese che inchiodano i due militanti di Cpi: «Riccà, leva tutti i video e tutte le foto di quella di ieri sera. Ce so' le guardie al pub, di corsa». Sempre Daniele de' Bracciano: «Fai l'hard reset del telefono». Riccardo Licci, 21 anni, non fa in tempo a cancellare la memoria del suo Samsung S7 che «arrivano a casa sua le guardie», ovvero gli uomini della squadra mobile di Viterbo e gli agenti della Digos. Francesco Chiricozzi, invece, elimina l'applicazione Whatsapp dal suo Samsung A6 prima dell'arrivo dei poliziotti a Vallerano, dove vive assieme ai suoi genitori e dove sedeva, all'opposizione, in consiglio comunale. Manda anche qualcuno a cancellare l'hard disk in cui sono contenute le immagini dalla telecamera di sorveglianza del Old Manners di piazza Sallupara

Tutto inutile: nei quattro video recuperati su un telefono cellulare le riprese della violenza nei confronti della 36enne conosciuta la sera prima in un pub, portata al circolo privato «per bere gratis una birra» e poi per picchiarla e violentarla. «Mi baciava sulla bocca e mi toccava il seno e il sedere, io lo spingevo lontano». La donna fugge al piano superiore, inseguita dai due. Chiricozzi fa la mossa successiva. «Divertiamoci un po'». Lei dice no. La reazione è violentissima: un pugno sferrato sull'occhio sinistro le fa perdere i sensi. La prova del braccio lasciato cadere a peso morto e il resto, raccontato dai video.

La poveretta è nuda, prima in posizione fetale, poi prona, con i due che la violentano a turno. Finito l'incubo, la 36enne ha la forza di recarsi in ospedale, al Belcolle, dove i medici non possono far altro che certificare quanto accaduto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica