Una bambina che salva una trentacinquenne. Potrebbe chiamarsi solidarietà tra donne se non fosse per il fatto che la prima ha solo dieci anni, ma si è resa conto subito che la più grande era in pericolo e stava per essere stuprata.
È accaduto ieri alle 9.30 a Vicenza dove un nigeriano ha tentato di violentare un'autista di autobus, ma è stato messo in fuga dall'intervento tempestivo di un passante e dalla bimbetta.
L'uomo, però, è recidivo e il vizio di dar fastidio all'altro sesso è una costante. Le manette ieri sono scattate ai polsi di Ogboe Isaiah, 33 anni, entrato in Italia come richiedente asilo nel 2016.
Secondo quanto raccontato dalla polizia subito dopo averlo individuato e fotosegnalato, era riuscito a ottenere il permesso provvisorio come richiedente asilo, ma la sua istanza era stata rigettata come pure il ricorso presentato poco dopo. Lo straniero, che ha dunque lo status di clandestino, aveva già precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona e quello che ha combinato ieri rischia di farlo restare un po' dietro le sbarre, perché già poche settimane fa era stato arrestato dalla polizia ferroviaria di Vicenza per resistenza e lesioni, al punto che gli agenti sono stati costretti ad usare lo spray urticante per immobilizzarlo.
Ma ieri ha fatto di peggio. La donna, al volante di un autobus della Svt, stava per ripartire dopo una brevissima sosta in via de Carso quando lui è entrato e si è messo a cavalcioni su di lei.
Ha iniziato prima a toccarla, poi ha cercato di toglierle i pantaloni, incurante di chi aveva attorno. Lei, terrorizzata e presa alla sprovvista dallo straniero, ha cominciato a urlare con tutto il fiato che aveva n gola. Un pensionato settantaduenne si è reso conto di quello che stava succedendo è si è avvicinato riuscendo a far scappare il balordo, ma solo dopo averlo fotografato con il suo smartphone. Nella fuga il nigeriano ha travolto una settantottenne, che teneva la nipote per mano. L'anziana è finita a terra. È stata la bambina di dieci anni, che non era andata a scuola perché non si sentiva bene, a prendere il cellulare della nonna e a dare l'allarme alla polizia.
Le foto scattate dal passante, che lo ha visto entrare in un cortile, sono state utili agli uomini della squadra mobile per identificare il nigeriano.
Gli agenti pochi minuti dopo erano sul posto e sono riusciti a bloccare Ogboe, che non aveva via di fuga, usando uno spray urticante.L'uomo è finito in cella per violenza sessuale aggravata, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e interruzione di pubblico servizio.
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