La terza guerra mondiale? Spunta quasi ogni anno. E c'è chi ha previsto l'inversione dei poli

Massimo M. Veronese

In fondo siamo un po' tutti come Arthur Clarke, il padre di 2001, Odissea nello spazio che diceva: «Non credo nell'astrologia: io sono un sagittario e si sa, noi del sagittario siamo scettici....». Non è vero, ma ci crediamo. All'oroscopo, soprattutto quello di inizio d'anno, un occhio lo buttiamo sempre: se butta bene ci mette di buonumore, sennò come si fa a credere a queste stupidaggini? Ma con un vago di malessere nel pensarlo.

Consoliamoci però. Negli anni i maghi dell'astrologia hanno preso topiche spaziali sui destini del mondo. Facile, ma solo se negative, sbaglino anche su di noi. A cominciare dal francese André Barrault, padre dell'astrologia moderna: sentenziò senza tema di essere smentito che nel 1992 sarebbe finito nientemeno che il capitalismo. Cosa di per sé impossibile visto che Jean Charles de Frontburne aveva pronosticato l'inizio della terza guerra mondiale per il 1990, anno invece delle notti magiche. Fu precisissimo: sarebbe durata tre anni e mezzo. La quarta, si avventurò fin qui, invece 27 anni. Inizio: 1999.

Giorgio Giorgi, medico e parapsicologo, appoggiandosi però a un profeta di sventura coma Malachia, aveva piazzato il giorno otto di ottobre del 1981 la morte di Papa Wojtyla. Ci andò vicino. Disse anche che nel 1986 Israele sarebbe stata ridotta a un deserto e che la Regina Elisabetta avrebbe ceduto il trono al figlio Carlo che, a sua volta, come letto nei tarocchi dall'astrologo Yacinto Yaria, non avrebbe mai sposato Lady D.

Non contentò infilò la rinuncia di Juàn Carlos al regno di di Spagna per il 1983, il ritorno della Chiesa anglicana nel grembo di quella romana, l'omicidio di Ronald Reagan e una donna presidente degli Stati Uniti. Tutto prima del Duemila.

L'astrologo-astronomo Barbault indovinò in qualche modo la fine del marxismo per il 1989, anno della caduta del Muro, ma volendo strafare aggiunse la certezza di 40 anni di pace in tutto il globo. Pronosticò però la clonazione umana: «L'uomo sarà fabbricato dall'uomo».

Maurice Chatelain vide nella sfera di cristallo il rovesciamento dei poli nel Duemila, cosa che paradossalmente non avrebbe provocato la fine del mondo prevista secondo i calcoli non astrologici della Nasa per il 21 marzo 3797. Non prendete appuntamenti.

Onore al merito invece per Raffaella Girardo, che indovinò nell'ottobre del 1977 il rapimento di un uomo politico, Aldo Moro fu sequestrato pochi mesi dopo, e che lo Scia di Persia «avrebbe trovato la serenità che cercava». E infatti morì. Predisse non contenta la morte violenta di Gheddafi, rovesciato da un colpo di Stato, ma con trent'anni di anticipo.

Morì anche Ugo La Malfa nell'anno in cui Lucia Alberti, una star delle stelle, gli annunciava «dodici mesi pieni di soddisfazioni». E «complessivamente buono» era il quadro astrale di Sadat, secondo Francesco Waldner, l'anno in cui fu ucciso. Diverso il caso dell'astrologo israeliano Hersel Lipshtz che anticipò la morte di Arafat per il 1984. Quello forse era solo un augurio.

Sempre sulla fine del mondo Jacqueline Aimée, un nome che è tutto un programma, la dava per certa nel novembre del 1982. Per fortuna la smentì il Mago Otelma: non poteva esserci la fine del mondo visto che entro l'estate sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.

Di grande effetto comico la medium americana Sophia Sabak che si disse certa che Fidel Castro sarebbe stato costretto a dare le dimissioni, dopo aver annunciato al mondo di aver contratto l'Aids, e Hamilton-Parker sicuro che Kim Jong-un sarebbe stato rovesciato due anni fa da una sommossa e il cadavere mai più ritrovato. E l'anno nuovo? Non fatevi condizionare dagli oroscopi: sarà la fine del mondo...

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