Coronavirus

Il test del tampone deciso dopo le sue visite allo Spallanzani

Febbre, occhi rossi e mal di testa i sintomi, poi confermati Ora si pensa anche alla chiusura degli uffici del Nazareno

Il test del tampone deciso dopo le sue visite allo Spallanzani

Qualche linea di febbre, mal di testa, occhi arrossati: quando il segretario dem Zingaretti ha comunicato i suoi sintomi ai medici, è stato subito sottoposto ai controlli. Anche perché, da presidente della Regione Lazio, da settimane segue da vicino la situazione sanitaria e - come spiegano i suoi collaboratori - «da un mese va ogni mattina allo Spallanzani», centro di eccellenza romano per le malattie infettive, e luogo di ricovero dei primi ammalati di Corona virus. Quindi il rischio di contagio c'era, e il tampone lo ha confermato.

Così, da ieri, Zingaretti è in isolamento nella sua casa del quartiere Mazzini di Roma, insieme alla moglie e alle due figlie (ma in stanze diverse). Ieri ha anche rifiutato tutte le (numerose) richieste di interviste, per evitare spettacolarizzazioni. E l'annuncio del suo contagio sparge inevitabilmente il panico nella politica italiana, dove moltissimi sono stati a stretto contatto con lui. Il suo staff viene immediatamente sottoposto a controlli, e così tutti coloro che nelle ultime 48 sono stati a tu per tu con lui.

«Non ho alcun sintomo ma ovviamente farò dei controlli», dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando. Ma a sera anche lui comunica di essersi messo in isolamento. La sede nazionale del partito, in Largo del Nazareno, dove Zingaretti ha lavorato fino a venerdì, è già stata sanificata. Ieri e oggi è rimasta chiusa, approfittando del weekend, ma ieri si stava ragionando di una possibile chiusura a più lunga scadenza, lasciando a casa dipendenti e dirigenti. Controlli a tappeto anche alla Regione Lazio, dove in molti sono stati a stretto contatto con il governatore: venti i tamponi eseguiti nel pomeriggio di ieri a chi presentava qualche sintomo sospetto. Il presidente dell'Istituto superiore di sanità Brusaferri dice di aver appreso del contagio di Zingaretti «dai colleghi» e di non avere ulteriori informazioni: «Immagino abbia avuto dei sospetti, e che per via della sua attività politica abbia avuto dei contatti con molte persone, immagino abbia adottato lo strumento dell'isolamento». Intanto c'è chi, dall'opposizione, chiede che vengano sottoposti a controlli i membri del governo che hanno avuto contatti con il leader dem, a cominciare dal premier Conte e dal ministro dell'Economia Gualtieri.

Ma lo spettro di una paralisi più estesa circola nei palazzi. Camera e Senato hanno già deciso di ridurre al minimo le sedute, e solo per i provvedimenti di emergenza. Stop totale per visite e ingresso di esterni a Montecitorio e Palazzo Madama. Ristretta ai minimi termini l'attività delle istituzioni, a cominciare dal Quirinale: l'agenda ufficiale non riporta appuntamenti.

E la visita in Mozambico di Mattarella è stata rinviata.

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