Toninelli: "Tav? Noi coerenti, Salvini e la Lega hanno cambiato idea"

In un'intervista a Radio Crc, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti rivendica il no del Movimento 5 Stelle all'alta velocità ("I costi sono superiori ai benefici") e attacca la Lega: "I loro sindaci e Salvini hanno cambiato idea"

Toninelli: "Tav? Noi coerenti, Salvini e la Lega hanno cambiato idea"

"Il M5S è sempre stato contrario alla Tav sin dall'inizio. Grazie agli studi terzi, alla analisi sui costi è risultato che i costi sono superiori ai benefici. Chi ha cambiato idea è la Lega, ricordo i sindaci leghisti contro. E anche Salvini". Così il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, in un'intervista a Radio Crc. Nel suo intervento, Toninelli ha ribadito che "Sin dalla nascita il M5S è stato contrario a un'opera che si diceva già allora inutile e dannosa dal punto di vista ambientale, una bidonata con costi enormemente superiore ai benefici". Una convinzione, quella del ministro, da lui mostrata in molte occasioni, l'ultima in ordine di tempo la mancata firma sul documento trasmesso a Bruxelles dal premier Conte per confermare il sì all'opera di Palazzo Chigi.

"Salvini e la Lega hanno cambiato idea"

Ma Toninelli, e con lui tutto il Movimento 5 Stelle, nonostante la recente presa di distanza del popolo no Tav, tira dritto. E attacca gli alleati di governo, sostenendo la differenza tra la coerenza dei pentastellati e chi invece "ha cambiato idea, la Lega e Salvini", che dovrebbero "chiarire sulla base di quali elementi hanno cambiato idea. Ricordo i sindaci leghisti contro", l'affondo di Toninelli, il quale per sostnere la sua contrarietà alla Tav fa riferimento "agli studi terzi" in base ai quali "è risultato che i costi sono superiori ai benefici". Tesi sostenuta da Di Maio e soci anche nella mozione appena presentata in Senato per chiedere di bloccare l'opera.

"Il killer bendato? Un grave errore"

Ma non è solo la Tav il pretesto adottato da Toninelli per attaccare la Lega e Salvini. L'altro tema da cui il ministro prende spunto per criticare gli alleati di governo è il caso della foto "bendata" del presunto killer del carabiniere Mario Cerciello Rega. A differenza del ministro dell'Interno, che in un tweet ha provato a sgonfiare la vicenda, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha detto che il bendaggio dell'interrogato "può rischiare di andare a inquinare tutte le indagini necessarie ad avere la certezza del colpevole". L'interrogatorio, ha spiegato Toninelli, "è stato fatto in maniera evidentemente sbagliata".

Infine un commento sui rapporti Lega-M5S: "Nel contratto di governo ci sono scritte cose importanti: acqua pubblica, riforma della giustizia, conflitto di interessi [...] Se la Lega è disposta a fare le cose per bene, potremo andare avanti fino alla fine della legislatura", ha concluso.

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