La provincia di Trento chiede lo stop alla legge Lorenzin e all'obbligo delle vaccinazioni. Questo perché è stata raggiunta la cosiddetta «immunità di gregge». Nel 2018 la copertura per tutte le dieci malattie previste dalla legge era del 94,8 per cento e nel 2019 l'ente trentino ritiene sia stata superata anche la quota del 95 per cento necessaria per far scattare l'immunità che si verifica quando una parte significativa di una popolazione finisce con il fornire una tutela anche agli individui che non l'hanno sviluppata direttamente. Se la domanda presentata alla ministra della Salute Giulia Grillo verrà accettata, anche tutti i bambini che non hanno rispettato l'obbligo vaccinale potranno frequentare asili nido e scuole materne. Lo ha confermato l'assessore alla Salute della Provincia autonoma Stefania Segnana. Dopo aver verificato i dati dell'anagrafe vaccinale trentina, l'assessore ha deciso di inviare la richiesta al ministero della Salute per l'anno scolastico 2019-2020. Non uno strappo alla regola, ma un passaggio che sarebbe previsto dalla stessa legge Lorenzin per attenuare gli obblighi che vietano di frequentare la scuola ai neonati e ai bambini non in regola adesso che, statistiche alla mano, si ritiene che anche chi non si è vaccinato sia al riparo dal pericolo di contratte le malattie.
L'assessore Segnana ha assicurato al Corriere della Sera che continuerà a monitorare la percentuale di popolazione che si sottopone ai vaccini per verificare che la soglia di copertura non si abbassi. In tal caso la norma verrebbe immediatamente ripristinata. Sempre che il ministro Grillo autorizzi la sospensione della legge Lorenzin nella provincia di Trento.
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