La troppa burocrazia ammazza la libertà: Parigi e Roma a confronto

L'associazione Società libera ha organizzato una marcia per la libertà, a difesa dei popoli oppressi e delle minoranze, in contemporanea a Roma e a Parigi. In Francia tutto liscio, a Roma una vera e propria odissea per avere i permessi

La troppa burocrazia ammazza la libertà: Parigi e Roma a confronto

C'è una storia che evidenzia in modo plastico l'arretratezza del nostro Paese, bloccato da mille lacci e lacciuoli. Il 10 ottobre l'associazione Società Libera ha organizzato, in concomitanza a Roma e Parigi, l'ottava edizione della Marcia internazionale per la libertà dei popoli e delle minoranze oppresse. In piazza, a marciare silenziosamente per la libertà con gli italiani e i francesi, sono scesi birmani, cambogiani, iraniani, khmer kampuchea krom, curdi, laotiani, siriani, tibetani, uyghuri e vietnamiti. Di seguito vi illustriamo l'iter per l'organizzazione della manifestazione. A Parigi l'8 settembre è stata presentata la domanda alla prefettura di polizia per lo svolgimento della marcia da piazza della Bastiglia a piazza della Repubblica. Il 19 settembre è stata rilasciata l'autorizzazione. A Roma le cose sono andate in modo decisamente diverso. Ecco come:


- 1 settembre - Incontro in Questura (Ufficio di gabinetto) per chiedere l'autorizzazione per il percorso della Marcia. L'autorizzazione non è stata data perché non vengono accolte le richieste prima dei 30 giorni antecedenti la manifestazione.

- 10 settembre - secondo incontro in Questura. La richiesta di percorso, da piazza Esquilino a piazza SS. Apostoli, già concordato in modo informale nel precedente incontro, viene respinto. Si propone, come alternativa, il percorso da piazza Mazzini a piazza del Risorgimento. La Questura rilascia il nulla-osta.

- Dal 14 settembre al 18 settembre si susseguono quattro telefonate tra gli organizzatori e gli Uffici del Gabinetto del sindaco di Roma, secondo l'iter seguito per le Marce degli anni precedenti. Alla fine dal Comune dicono di rivolgersi al Primo Municipio.

- 21 settembre: due telefonate per individuare l’ufficio competente del Primo Municipio e il responsabile a cui rivolgersi. Nel pomeriggio la responsabile del servizio informa gli organizzatori che la Marcia non può arrivare in piazza del Risorgimento (indicata dalla Questura) in quanto già occupata dal mercato natalizio. Per l'occupazione di altra area nella stessa piazza suggerisce, prima di presentare la domanda, di prendere contatto con la Polizia Municipale di via del Falco.

- 22 settembre: incontro degli organizzatori con la funzionaria della Polizia municipale per anticipare la richiesta dell’area in piazza Risorgimento.

- Dopo aver presentato la domanda e pagato € 70,00 per diritti, inizia l'attesa della risposta.

- Dal 28/9 al 2/10: tre solleciti telefonici per avere notizie della pratica. Non poche difficoltà la responsabile perché la responsabile è in ferie. Viene comunicato che è necessario recarsi allo sportello nei giorni aperti al pubblico, martedì e giovedì.

- 6 ottobre: allo sportello comunicano che sono in attesa di ricevere il parere della Polizia municipale.

- 6/10: sollecitata telefonicamente, la Polizia municipale informa di aver già trasmesso da alcuni giorni al Primo Municipio il parere, sia cartaceo che sul protocollo web. Nel parere negativo la Polizia Municipale suggerisce di concludere la Marcia a Castel S. Angelo.

-7 ottobre: gli organizzatori comunicano di aver accettato la variazione di percorso.

-8 ottobre: in mattinata, nel sollecitare la Polizia municipale, la stessa chiede agli organizzatori di acquisire i numeri di telefax sia del Primo Municipio che della Questura.

- 8 ottobre: nel pomeriggio, negli uffici del Primo Municipio, agli organizzatori viene chiesta (e di seguito presentata) la dichiarazione di modifica e accettazione del nuovo percorso. A sopresa viene chiesto anche di acquisire il nuovo nulla-osta rilasciato dalla Questura.

- 8 ottobre: gli organizzatori trascorrono il pomeriggio negli uffici della Questura, ottenendo il rilascio del nuovo nulla-osta.

- 9 ottobre: quasi un'intera giornata trascorsa negli uffici del Primo Municipio, in attesa che l’autorizzazione venga firmata dal direttore, impegnato in un'altra sede (via Petroselli).

Sembra incredibile, una vera e propria odissea per poter far marciare alcune centinaia di persone, pacificamente e in silenzio, in nome della libertà. Tutto questo nella città dove pochi mesi fa si è svolto un funerale-show con tanto di carrozze trainate dai cavalli (rallentando il traffico) ed elicottero "spara petali" senza permesso, in barba alle più elementari norme di sicurezza.



Molto amareggiati - ed è difficile dar loro torto - i responsabili di Società libera: "E' un'amara fotografia di un Paese che spreca risorse umane e finanziarie per una pratica su cui si impegnano tre enti in conflitto e dove i diritti delle persone sono solo fastidi di sudditi".

Ultima considerazione:è mai possibile che chi vuol fare le cose in regola venga "bastonato" e scoraggiato?

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