Tutti gli uomini del Presidente

Dal retroterra siciliano ai legami con la Dc. Ecco chi sono gli uomini che formeranno la squadra di Mattarella

Tutti gli uomini del Presidente

Il neo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in toto un uomo della Dc. Meglio: un politico che si è formanto nella Dc siciliana degli anni '70 e '80. Il fratello Piersanti, barbaramente ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980, era un elemento di spicco della Dc siciliana e, grazie a lui, Sergio conobbe alcuni dei più importanti uomini della Dc del tempo. Primo fra tutti Leoluca Orlando, che però mollò in breve tempo la Dc per fondare la Rete. C'è poi Vito Riggio, sostenitore prima di Donat Cattin e poi di Ciriaco De Mita, e Sergio D’Antoni, per anni segretario della Cisl, il sindacato che raccoglieva all'epoca istanze democristiane e che ora porta avanti una politica moderata e centrista. Ora che Mattarella è diventato presidente della Repubblica, sa bene come muoversi e, soprattutto, sa già come formare la propria squadra di collaboratori.

Come scrive ilrottamatore.it, in lista per la segreteria generale ci sono Alessandro Pajino, già capo di gabinetto di Mattarella, e Peppe Busìa. Il portavoce del neopresidente sarà, molto probabilmente, Giovanni Grasso, d'ispirazione cattolica e già portavoce del ministro della Cooperazione internazionale e dell'Integrazione del ministro Andrea Riccardi. Scrittore e giornalista, Grasso ha realizzato anche un libro su Piersanti Mattarella. Potrebbero entrare nella squadra di Mattarella anche Francesco Saverio Garofani, del Pd e collaboratore di Mattarella per la rinascita de Il Popolo, Piero Martino, siciliano e caporedattore del quotidiano Europa, e David Sassoli, giornalista prima de Il giorno e poi della Rai. Il presidente stima inoltre Federica Serra, portavoce del capogruppo Pd al senato, Luigi Zanda. Un posto sicuro al fianco di Mattarella lo avrà il generale Rolando Mosca Moschini, che potrebbe occuparsi di difesa e rapporti internazionali.

In base a quanto ricostruisce ancora ilrottamatore.it, un ruolo di rilievo potrebbe averlo anche Simone Guerrini, "ex capo dei giovani DC che ha poi lasciato la politica per fare il manager, con una brillante carriera che ha interrotto solo per un paio di anni, per affiancare Sergio Mattarella – appunto – prima a Palazzo Chigi

e poi al Ministero della Difesa" Potrebbe avere qualche possibilità anche Roberto di Giovan Paolo, ex senatore e unico a votare contro il ritorno dei ministri Dc che si erano dimessi per protestare contro la legge Mammì.

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