Cinque colpi di pistola alla schiena, senza nessuna pietà. L'ultimo episodio di una lunga catena di femminicidi si è consumato venerdì notte in strada, alle porte di Roma.
Costel Sbirciog, 36 anni, di nazionalità romena, ha ucciso la sua ex fidanzata, Maria Augustin Rusu, a colpi di arma da fuoco a Santa Palomba, tra Pomezia e Albano Laziale, dove la ventitreenne si prostituiva. «Venite, l'ho uccisa. Le ho sparato», le uniche parole dette al 112 dall'uomo, residente a Torvaianica, che lavorava in una panineria a poca distanza dal luogo del delitto.
L'omicidio è avvenuto alle 23.30, in via della stazione di Pavona. La ragazza era stata accompagnata lì da quattro amici, perché aveva paura. Poi loro l'avevano salutata, lasciandola in presenza dell'ex, che le aveva chiesto un appuntamento chiarificatore, perché non accettava la fine della loro storia. Invece la discussione è degenerata, per motivi di gelosia. Il trentaseienne all'improvviso ha estratto la pistola e ha sparato. Maria, raggiunta da 5 proiettili, è morta all'istante, mentre lui sotto choc è fuggito. Poi ci ha ripensato e ha chiamato la polizia, raccontando quanto aveva fatto. Gli agenti, giunti sul luogo della tragedia, hanno trovato la giovane senza vita. Il romeno lo hanno rintracciato poco dopo: era seduto su un muretto della via del mare. Sbirciof ha indicato ai poliziotti anche il terreno dove aveva gettato via la pistola, una Beretta 98, irregolarmente detenuta.
Immediatamente per lui sono scattate le manette. Le indagini sono affidate agli uomini della mobile e agli agenti del commissariato Esposizione, che si occupano di quello spicchio di territorio, frequentato giorno e notte da decine di giovani prostitute dell'Est.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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