Milano Non minaccia di scatenare la polizia con i lanciafiamme contro il popolo dello spritz, alla maniera del governatore della Campania Vincenzo De Luca, ma anche il sindaco di Milano Beppe Sala davanti alle immagini dei Navigli affollati all'ora dell'aperitivo due giorni fa perde l'aplomb. «Ci sono dei momenti in cui c'è bisogno di incazzarsi e questo è uno di quelli - esplode nel videomessaggio quotidiano ai milanesi su Facebook - Sono immagini vergognose, è anche deprimente per me dover rispiegare la situazione ma lo faccio. Siamo non solo in crisi dal punto di vista sanitario, e lo abbiamo visto quanto la pandemia ha toccato la città, ma ci troviamo in una profondissima crisi socio-economica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare», e scandisce la parola dure volte perché il messaggio arrivi forte e chiaro, «non è un vezzo ma una necessità, e io starò sempre dalla parte delle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, di chi va a lavorare e non a divertirsi. Non permetterò che quattro scalmanati, senza mascherina e seduti uno vicino all'altro, mettano in discussione tutto ciò». Prima che qualcuno gli ricordi lo slogan «Milano riparte» e le foto con lo spritz in mano a inizio emergenza che gli sono costati una marea di critiche, Sala avverte che «potevamo essere inconsapevoli due o tre mesi fa, anch'io lo sono stato, ma ora no dopo tutto che abbiamo visto». Dopo lo sfogo, la minaccia: «Questo non è un penultimatum ma l'ultimatum: o le cose cambiano subito o domani (oggi, ndr) prenderò provvedimenti, chiuderò i Navigli e l'asporto. E poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non permette più loro di vendere. Metterò più vigili a «ma non è un gioco a guardie e ladri». Non colpevolizza la maggioranza dei cittadini, giorni fa aveva elogiato il comportamento virtuoso dei milanesi, «l'uno per cento è senza testa, e non permetterò che metta in difficoltà il 99%». Ma già ieri intorno alle 19 dopo un sopralluogo in zona pubblica una foto su Instagram e riconosce: «Ora meglio, grazie. E mi prendo la responsabilità di fare di più sui controlli». D'intesa col prefetto da ieri è stata rafforzata la presenza di forze dell'ordine e vigili nelle zone della movida.
Anche il presidente della Lombardia Attilio Fontana alla vigilia del primo weekend dopo il lockdown avverte che «se ci comporteremo con attenzione e seguendo le regole potremo conquistare un altro spazio di libertà e favorire la piena ripartenza». È «un momento delicatissimo - insiste -, meglio fare un sacrificio in più oggi per avere libertà completa domani, evitiamo assembramenti. Facciamolo per la salute e anche per il rilancio della nostra economia». Un aspetto che ovviamente sta molto a cuore al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, ieri ha usato parole dure: «Quanto è accaduto sui Navigli è uno strappo grave al senso di responsabilità che aveva prevalso fin qui durante il lockdown, un episodio di incoscienza pericolosa, dannoso per il mondo delle imprese e del lavoro che ha un bisogno assoluto di rimettersi in moto». L'aperitivo «irresponsabile rischia di vanificare due mesi di dolorosi sacrifici di cittadini e imprese. Milano è sempre stata un esempio positivo e deve continuare ad esserlo». E i flash da Milano «sono preoccupanti» per l'Istituto superiore di sanità. Il presidente Silvio Brusaferro avverte che «se c'è un rilassamento dei comportamenti individuali questo può facilitare la nuova circolazione del virus».
Le foto della folla «mi hanno preoccupato - ammette il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi -. Non tutti hanno capito l'importanza di adottare precauzioni per salvaguardare sè stessi e gli altri. Se si abbassa la guardia una nuova ondata di contagi è dietro l'angolo».
Il leader della Lega Matteo Salvini invece richiama Sala: «Se ci sono raduni deve intervenire il sindaco, doveroso multare chi non rispetta le regole». Per Licia Ronzulli (FI) «spettacolo indecoroso. Sala utilizzi le forze dell'ordine».
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