È ora di tornare dall'esilio e riprendere il comando nelle urne. Da ricordare. Primo: la sinistra è morta, ne restano solo malumori e rancidi rancori. Non è più tempo di necrofilia. I Cinque Stelle: persino Grillo è scappato vergognandosi come un ladro tanto che il suo ultimo spettacolo si intitola Ma io scherzavo! Bisognerebbe fargli causa con una class action per spaccio di razzismo avendo dato a bere che esistano gli ariani del bene i cui tratti distintivi sono: niente congiuntivo, zero competenze, mani nella marmellata. Quanto agli antifascisti da strada, sono gli unici a mantenere in vita lo squadrismo. Attenti poi a tutti i complottisti che pretendono di sapere che cosa stia dietro la realtà. Non ne abbiamo bisogno, sappiamo vedere benissimo da soli: nuocciono gravemente alla salute del Paese. Infine e per fortuna c'è una destra: articolata, ma comunque legata alla realtà. E dunque dovremmo smetterla di usare termini cavernicoli come destra e sinistra: siano alla resa dei conti fra il realismo di chi vuole produrre ricchezza e il narcisismo tossico di chi sa soltanto consumarla senza produrne.
Da domani, se sapremo vincere la pericolosa pigrizia della gente libera, potremo uscire dal coma e cominciare a contare persino in Europa. È primavera, è ora di mettere al governo soltanto chi avendo idee chiare sa maneggiare la realtà finalmente sgombra dai narcisisti che per illudersi di esistere hanno ridotto in cenere il Paese e vorrebbero seguitare.
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