"Il vaccino italo-inglese è fatto con le scimmie" Disinformazione russa contro la concorrenza

Campagna social con meme e video per infangare il farmaco di AstraZeneca

"Il vaccino italo-inglese è fatto con le scimmie" Disinformazione russa contro la concorrenza

I russi avrebbero lanciato una campagna di «disinformazia» contro il vaccino inglese creato con la collaborazione dell'Italia. Lo rivela il Times di Londra grazie alle informazioni di una gola profonda. In realtà, ammesso che sia vero, è solo la punta dell'iceberg della guerra segreta sul vaccino, di tutti contro tutti e senza esclusione di colpi.

La campagna di disinformazione scoperta dagli inglesi dissemina sui social foto, meme, brevi video che rilanciano allusioni o attacchi più diretti con teorie cospirative sulla presunta non sicurezza del candidato vaccino di AstraZeneca realizzato in collaborazione con la società di Pomezia Irbm. Il messaggio banale, ma efficace della campagna in rete è che il vaccino utilizza un virus che usa come vettore gli scimpanzé. Non è un caso che alcuni esperti in Russia abbiano parlato di «vaccino delle scimmie». Il sospetto che si vuole infilare nelle menti è che porterebbe alla trasformazione di chi lo utilizza in mezzi animali. Gli obiettivi principali sono l'India e il Brasile, dove Mosca ha già venduto in anticipo lo Sputnik V, il primo vaccino annunciato al mondo. Anche l'Europa occidentale è un obiettivo secondario della campagna di disinformazione.

Il generale Nick Carter, capo di stato maggiore britannico, ha accusato la Russia di organizzare «un'offensiva politica» sul vaccino inglese grazie alle teorie cospirative. Il servizio segreto interno, MI5, ha confermato che l'intelligence sta proteggendo la ricerca sull'antivirus di Oxford. Anche il servizio di controspionaggio italiano, Aisi, è mobilitato per garantire la sicurezza non solo della società di Pomezia, ma di ospedali e laboratori che lavorano al vaccino in Italia. La Difesa ha costituito appositamente la task force Covid.

Mosca smentisce seccamente sostenendo che «la suggestione che lo stato russo possa condurre qualsiasi tipo di propaganda contro il vaccino Astrazeneca è di per sé un esempio di disinformazione».

Il 17 luglio, però, la costola dell'intelligence inglese di sorveglianza elettronica ha lanciato l'allarme: i russi spiavano la ricerca sul vaccino che coinvolge l'Italia. Grazie al monitoraggio dei cavi di fibra ottica internazionali è stato individuato il tentativo di intrusione del gruppo hacker APT29, conosciuto anche con il nome di Cozy Bear. Dietro ai pirati informatici ci sarebbe l'Srv, il servizio segreto russo.

I cinesi non sono da meno: Li Xiaoyu e Dong Jiazhi, due ex studenti cinesi di ingegneria elettronica, sono ricercati dal 21 luglio dagli Stati Uniti per spionaggio sulla ricerca americana di una cura al Covid 19.

Non caso i mandarini comunisti hanno nominato il generale Chen Wei, una donna scienziato dell'Istituto di biotecnologie di Pechino, a capo della ricerca sul vaccino. Per la corsa all'anti virus gli Usa hanno lanciato l'operazione Warp Speed, in parte coperta da segreto, che coinvolge anche il dipartimento della Difesa con il generale Paul Ostrowski.

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