Roma - Gentiloni è prigioniero dello scontro tra Alfano e Renzi. Sul governo, era inevitabile, piomba il fuoco della guerra tra il ministro degli Esteri e il segretario del Pd, esplosa dopo la proposta di legge elettorale che introduce la soglia di sbarramento al 5% che mette fuori dal Parlamento Alfano e i partitini come Alternativa popolare. La vendetta è un piatto che va servito freddo. Ma non in questi casi: il ministro della Salute di Ap Beatrice Lorenzin, dopo lo strappo tra renziani e alfaniani, ha congelato la nomina a commissario della Sanità di Vincenzo De Luca, governatore della Campania e plenipotenziario di Matteo Renzi nel Mezzogiorno. Tra Lorenzin e De Luca non c'è mai stato un grande feeling: ora, dopo la rottura dell'intesa tra Pd e Alternativa popolare, il ministro della Salute sembra avere una ragione in più per stoppare la scelta del renziano al vertice della sanità campana. C'è un motivo politico: Alfano non vuole fornire un'arma nelle mani del Pd per raccattare voti con una campagna elettorale alle porte. Non c'è soluzione all'orizzonte, nonostante Renzi e De Luca siano in pressing da settimane sul premier: la nomina del commissario alla Sanità spetta al Consiglio dei ministri su proposta del titolare della Salute. Proposta che al momento non c'è. E non ci sarà nei prossimi giorni. Eppure, De Luca ha sudato tanto per ottenere un emendamento nella legge di Bilancio del 2016 che elimina il divieto per i governatori di assumere l'incarico di commissario alla Sanità. Ora spunta un nuovo ostacolo, stavolta di natura politica, lungo la strada che porta l'ex sindaco di Salerno sull'ambita poltrona di commissario. Nel frattempo, il comparto sanitario in Campania è senza guida: il commissario di governo Joseph Polimeni si è dimesso. Il sub commissario Claudio D'Amario si limita a gestire l'ordinario ma non ha potere di firma: tutti gli atti che dispongono l'organizzazione dell'offerta sanitaria sono fermi sulle scrivanie degli uffici regionali. Né De Luca né i dirigenti della Regione possono autorizzare trasferimenti, stanziamento di fondi e assunzioni. Due giorni fa, in occasione dell'inaugurazione della stazione dell'Alta velocità ad Afragola, in provincia di Napoli, De Luca è ritornato alla carica con il presidente del Consiglio chiedendo la nomina di commissario. Il mite Gentiloni prova a mediare tra De Luca, Renzi e Alfano. Impresa difficile, lo scontro sulla legge elettorale tra Pd e Ap ha indebolito il premier e inasprito gli animi.
Ieri, a Roma, all'esterno gli uffici del ministero della Salute hanno sfilato medici e infermieri della Campania, accompagnati dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, fedelissimo di De Luca, per sollecitare la sblocco della trattativa. Missione inutile: Lorenzin non molla. Alfano intende utilizzare tutte le armi per la sua vedetta contro Renzi.
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