Ha fatto saltare in aria un palazzo per vendetta. A Roma il dramma dell'emergenza abitativa si è materializzato con un morto e quattordici feriti, di cui uno gravissimo.
Sarebbe di origine dolosa l'esplosione che l'altra notte ha danneggiato un edificio al civico 54 di via Vito Giuseppe Galati, zona Palmiro Togliatti, alla periferia della capitale. Ne sono convinti gli investigatori che stanno cercando un'anziana di 82 anni, sotto sfratto, fortemente sospettata di aver compiuto il folle gesto. La donna abitava al primo piano della palazzina, proprio da dove alle 3, in pieno buio, si sono propagate le fiamme, che hanno poi raggiunto l'appartamento corrispondente al secondo piano, uccidendo Pasquale Castaldo, un operaio di 50 anni, di origine napoletana. Il cadavere dell'uomo è stato trovato dai vigili del fuoco all'interno di un bagno senza finestra. Si era rifugiato lì, sperando che una piccola ventola riuscisse a salvarlo dal fumo. Con lui vivevano altri operai, che però sono riusciti a guadagnare l'uscita. «Si è sentito un boato fortissimo - racconta un testimone - abbiamo visto le fiamme nell'edificio, la gente che correva in strada e due inquilini di origine romena che, presi dal panico, si sono lanciati di sotto da una finestra». In strada, invece, auto completamente distrutte e un mare di vetri e calcinacci. Ma l'attenzione degli investigatori si è fermata su una Smart, parcheggiata davanti al civico 54, con appeso un cartello che lasciava pochi dubbi: «Non vi godrete questa casa perché siete ladri, ladri».
I quattordici feriti sono stati soccorsi immediatamente dagli uomini del 118, che li hanno smistati tra San Giovanni, Umberto I, Sant'Andrea e Pertini, dove il paziente più grave è stato ricoverato in codice rosso per molteplici traumi. Altre persone intossicate dal fumo hanno raggiunto il pronto soccorso con mezzi propri. A causare l'esplosione, secondo i primi rilievi, sarebbe stata una bombola di gas lasciata con la manopola aperta all'ingresso dell'appartamento al secondo piano, abitato dall'anziana, che ora risulta introvabile. La donna aveva ricevuto diverse ingiunzioni di sfratto da parte dei nuovi inquilini, che avevano comprato la casa, ma aveva reagito minacciando gesti estremi pur di non lasciarla. «Viveva segregata nell'appartamento - racconta Roberto -. L'ho salvata poco tempo fa: era rimasta bloccata in ascensore. Ma aveva mostrato segni di instabilità, incendiando una poltrona sul balcone». «Abbiamo rischiato la vita a causa di una pazza - dice una donna, che abita al terzo piano -. Ho figli piccoli e non voglio pensare a cosa poteva succeder loro. Non si può progettare una strage e passarla indenne». L'ottantaduenne è stata rintracciata nella nuova casa presa in affitto. Il 3 gennaio il suo appartamento era stato segnalato anche per una fuga di gas e, su indicazione dei vigili del fuoco, l'erogazione era stata bloccata. Ora il palazzo è annerito fino al terzo piano, sono 11 gli appartamenti inagibili e una famiglia ha accettato l'assistenza alloggiativa offerta dal Comune. Il procuratore Pierfilippo Laviani, ha aperto un fascicolo per strage, l'anziana donna è stata fermata per omicidio e strage, in attesa dei rilievi del Nia e del Ris.
Purtroppo il tema degli sfratti a Roma è una bomba ad orologeria, soprattutto dopo che il Governo ha deciso di non concedere la proroga al blocco. Si calcola che 2015 in città sfioreranno quota settemila. Nel 2013 ne resto d'Italia gli sfratti sono stati 31.399, 150 al giorno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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