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Lo zar vuole la Luna. E i russi preparano l'esercito dello spazio

Nel nuovo clima di guerra fredda riprende la corsa per l'allunaggio. Una fonte anonima della Difesa svela: il Cremlino è quasi pronto per inviare missioni militari

Lo zar vuole la Luna. E i russi preparano l'esercito dello spazio

I russi stanno preparando le forze armate spaziali. Non è l'inizio di guerre stellari, ma in orbita ne vedremo delle belle. La corsa militare nello spazio fa parte del braccio di ferro con gli Stati Uniti scatenato dalla crisi ucraina. Una fonte anonima del ministero della Difesa russo ha fatto trapelare, attraverso l'agenzia Interfax, che il Cremlino si prepara ad inaugurare una nuova forza armata con raggio d'azione nello spazio. «Un annuncio ufficiale è atteso nel prossimo futuro» spiega la fonte. E riguarderà un nuovo comando autonomo delle truppe dello spazio. Accanto ai corpi classici come Esercito e Marina nascerà l'Aeronautica spaziale. I militari del cosmo saranno formati «in maniera graduale negli anni».

Ci vorrà tempo per lo sbarco dei marines di Mosca fra le stelle, ma il direttore di Analisi difesa, Gianandrea Gaiani, conferma che «la Russia, come le altre super potenze, ha progetti e studi sulla fattibilità di una base sulla Luna, che sarebbe presidiata dai militari». Scenari da fantascienza, ma «al di là della fuga di notizie che fanno parte della guerra di propaganda si tratterà di vedere se Mosca ha davvero la capacità tecnologica e finanziaria di impiantare nello spazio una vera e propria base orbitante permanente e militare». Una Stazione spaziale internazionale a fini civili, dove è imbarcata in questo periodo un'astronauta italiana, esiste già. Non solo: i sovietici avevano lanciato in orbita la Mir, la prima stazione che si è auto distrutta nell'atmosfera, come previsto, nel 2001. «Se poi la base nel cosmo russa fosse dotata di armamento per abbattere un satellite o colpire obiettivi sulla Terra - spiega Gaiani - Allora si potrebbe parlare veramente di una forza armata spaziale».

Satelliti con capacità di cambiare orbita o di imbarcare un'arma, come un cannone laser sono segreti, ma esistono. La notizia fatta trapelare dal ministero della Difesa russo fa parte dello scenario da nuova guerra fredda che si è aperto con la crisi in Ucraina. Proprio per il conflitto secessionista esploso nel cuore dell'Europa russi e americani si sarebbero già sfidati a colpi di guerra elettronica con obiettivo le comunicazioni ed il sistema Gps garantiti dai satelliti.

Fin dai tempi dell'Unione sovietica la corsa, anche militare allo spazio, è stato un pallino di Mosca. Il primo satellite, lo Sputnik, nel 1957 venne lanciato dall'Urss. E poi seguì il primo uomo in orbita, Juri Gagarin. In realtà il nucleo iniziale delle «forze spaziali» di Mosca è nato nel 1967, ma sono state sempre integrate nella difesa aerea e nel lancio dei missili balistici. Nel 2011, il Cremlino, ha creato le Forze di difesa dello spazio aereo, sotto il comando del generale Alexander Golovko, che comprendono anche le operazioni nel cosmo. Nel 2013, con un budget di 85,6 miliardi di dollari, i russi hanno lanciato tre missili intercontinentali e 32 navicelle multi ruolo nello spazio per fini militari e commerciali.

Adesso Mosca sembra decisa a fare un passo avanti con una vera e propria forza armata spaziale. Quest'anno avrebbero già lanciato quattro satelliti fantasma non registrati ufficialmente, della serie Kobalt adatti allo spionaggio dallo spazio, per operazioni militari segrete. In novembre, il comando strategico della difesa aerea americana, Norad, ha seguito la misteriosa traccia di un oggetto non identificato, che sarebbe stato lanciato dai russi, con l'obiettivo di testare un'arma per neutralizzare i satelliti nemici.

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