Polverini: sulla lotta alla droga c’è bisogno di azioni coordinate

Creare un coordinamento tra gli assessorati regionali anche prevedendo la figura di un delegato che favorisca un approccio integrato sulla tossicodipendenza e valorizzare la formazione nell’ambito della prevenzione. Questi gli impegni che la candidata del Pdl alla presidenza della regione Lazio Renata Polverini ha preso ieri nel corso di un incontro con le associazioni che si occupano di tossicodipendenza all’Eur. Nonostante il clima di incertezza dovuto alla mancata accettazione del listino, poi ammesso, e della lista provinciale del Pdl, ancora in sospeso, la candidata non molla di un metro e continua la campagna elettorale come se nulla fosse. «Sull’emergenza droga a oggi - ha detto Polverini all’Eur - sono troppi gli interlocutori e questo rende impossibile l’organicità. È necessario un coordinamento tra gli assessorati». Anche sul piano della comunicazione ha sottolineato la necessità di coordinare gli strumenti. Quanto alla formazione, bisognerà arrivare a formare gli insegnati delle scuole perchè sappiano intercettare il disagio tra i giovani. «Oggi - ha detto Polverini - la società è cambiata e per questo bisogna interagire con scuole di ogni ordine e grado. Questa è una cosa che possiamo fare insieme». Poi il riferimento alla sua storia personale. «Non ho avuto un’infanzia facile - ha detto Polverini - e anche il contesto che frequentavo era particolare. Io però sono stata fortunata, in quegli anni era molto facile cadere nella trappola della droga».
Negli incontri tenuti in mattinata, la candidata del centrodestra ha trovato addirittura il modo di scherzare: «Non avete notato che ho cambiato look? Da oggi mi vesto più aggressiva». Ma poi si è fatta seria e ha spiegato: «Questa campagna elettorale sta prendendo una brutta piega. Finora me ne hanno fatte tante, da oggi ho intenzione di rispondere. Le hanno provate tutte - ha spiegato Polverini - dai manifesti di Greenpeace alla lista civica copiata e poi, ieri la telefonata finta all’aeroporto nella quale si sosteneva che la mia presenza era saltata. Ma purtroppo per loro - ha concluso - io amo Roma e la Regione e non scappo».


A proposito di Greenpeace (i manifesti con lo slogan «Sicuramente nucleare, ma dopo le elezioni») la candidata ha detto: «Sono sono costretta a fare una denuncia penale verso un’associazione che ha copiato il mio slogan, si è appropriata della mia immagine, ma ha dato un messaggio diverso». Sull’emergenza rifiuti, infine, ha detto che bisogna trovare un’alternativa a Malagrotta e spingere sulla raccolta differenziata.

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