Roma - C'è un nuovo dna che sarebbe stato isolato da tracce ematiche prelevate dal corpetto di Simonetta Cesaroni e che non appartiene alla ragazza uccisa in via Poma a Roma il 7 agosto del 1990. È quanto si è appreso dagli esiti delle nuove indagini biologiche effettuate dai carabinieri del Ris che saranno consegnati entro il mese di gennaio alla Procura di Roma. Secondo quanto si è appreso, sarebbe stato definito un dna maschile dai nuovi reperti - tra cui corpetto e reggiseno della ragazza - che i carabinieri del Ris hanno prelevato nei mesi scorsi nell'appartamento di via Poma. Il Ris ha anche effettuato indagini sulle tracce ematiche trovate nei lavatoi dello stabile. Indagini effettuate su disposizione del procuratore aggiunto Italo Ormanni e del pm Roberto Cavallone, che hanno dato nuovo impulso all'indagine sull'omicidio di Simonetta Cesaroni.
Ris di Parma L'esito delle analisi dei tecnici guidati dal colonnello Luciano Garifano avrebbe consentito la definizione di un nuovo dna, ricavato da tracce di sangue isolate tra l'altro sul reggiseno e sul corpetto trovati sul cadavere di Simonetta. Nessuna conferma viene dal momento da fonti giudiziarie che attendono l'esito ufficiale delle indagini biologiche.
Il nuovo dna maschile isolato dovrà essere confrontato e attribuito anche grazie alle impronte genetiche in possesso degli inquirenti. Una procedura molto delicata che ha fatto slittare di mesi la consegna degli esami del Ris.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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