Ponte Milvio, raggiunta un'intesa per spostare i lucchetti. Moccia fischiato

Saranno spostati sull'argine del Tevere, dove sarà creata un'apposita terrazza recintata con dei lampioni, proprio al di sotto del Ponte.

Accordo raggiunto per i poco onorevoli lucchetti dell'amore di Ponte Milvio. Saranno spostati sull'argine del Tevere, dove sarà creata un'apposita terrazza recintata, con dei lampioni, proprio al di sotto dello storico Ponte. La decisione, proposta dal presidente del municipio XX, Gianni Giacomini, è stata accolta dal sindaco Gianni Alemanno dopo le numerose polemiche sorte in seguito alla decisione di rimuovere i lucchetti. Il Primo cittadino ha visitato il celebre ponte assieme allo scrittore Federico Moccia che ha dato il via alla moda dei lucchetti con il suo libro «Tre metri sopra il cielo».
Alla fine, insomma, i lucchetti sono salvi. La decisione di spostarli è un compromesso che accoglie sia le richieste dei residenti, contrari a una tradizione che ha finito per invadere letteralmente il ponte, sia l'appello di Moccia che nel corso del sopralluogo di oggi è stato contestato da alcuni abitanti della zona: «Roma non ha bisogno di questo sconcio», gli ha gridato un uomo.
Alemanno annuncia che il municipio preparerà il progetto. «Il municipio preparerà un progetto: metteremo un parapetto e transenneremo l'area, dei lampioni, sarà una cosa bella», ha detto Alemanno. Qualche problema potrebbe darlo l'accumulo dei lucchetti che, però, «saranno tolti periodicamente»: il rischio maggiore potrebbe essere un'eventuale piena del Tevere ma «quando ci sarà la piena li toglieremo». «Metteremo un cartello con su scritto: gli innamorati da quella parte», ha ironizzato il sindaco indicando l'accesso alla nuova zona adibita a chi vuole lasciare un segno del proprio amore.
«Il ponte sarà ripulito - ha aggiunto il Primo cittadino - Questo è un ponte storico, uno dei più antichi di Roma e bisogna rispettarlo. Tuttavia, mettere un lucchetto, non è di per sé un'aggressione e anche la sovrintendenza non aveva alcun problema ma è giusto rispettare la decisione del municipio», ha continuato il sindaco.

Infine, a chi gli chiedeva perchè fosse stato necessario interpellare anche Moccia, Alemanno ha risposto: «Noi non chiediamo il permesso a nessuno ma parliamo con tutti, grandi autori e comitati di quartiere; di questa proposta ne parleremo anche con Moccia e così ci farà la certificazione di qualità».

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