Città del Vaticano - "Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo". Lo ha detto il Papa ai rom e agli altri zingari che ha accolto oggi nell’aula Nervi in Vaticano. "Da parte vostra - ha raccomandato - ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui". "Oggi - ha scandito Papa - il beato Zefirino vi invita a seguire il suo esempio e vi indica la via: la dedizione alla preghiera e in particolare al Rosario, l’amore per l’Eucaristia e per gli altri Sacramenti, l’osservanza dei comandamenti, l’onestà, la carità e la generosità verso il prossimo, specialmente verso i poveri; ciò vi renderà forti di fronte al rischio che le sette o altri gruppi mettano in pericolo la vostra comunione con la Chiesa". "Anche voi siete chiamati - ha detto ancora il Papa ai rom e alle altre etnie zingare - a partecipare attivamente alla missione evangelizzatrice della Chiesa, promuovendo l’attività pastorale nelle vostre comunità".
Il Pontefice ha ricordato ai nomadi convenuti in Vaticano anche la presenza tra di loro di "sacerdoti, diaconi e persone consacrate, che appartengono alle vostre etnie: è - ha detto - un dono di Dio e un segno positivo del dialogo delle Chiese locali con il vostro popolo, che occorre sostenere e sviluppare".
"Date fiducia e ascolto - ha suggerito ai presenti - a questi vostri fratelli e sorelle, e offrite insieme a loro il coerente e gioioso annuncio dell’amore di Dio per il popolo zingaro, come per tutti i popoli! La Chiesa desidera che tutti gli uomini si riconoscano figli dello stesso Padre e membri della stessa famiglia umana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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