C'è un'aria frenetica a Tolcinasco.
Si stanno mettendo a punto gli
ultimi preparativi a due giorni dall'
inizio del Telecom Italia Open che
vedrà in campo 150 giocatori del
Tour Europeo e sei dilettanti italiani.
L'atmosfera è di quelle che precedono
ogni «prima» anche se al timone
c'è Donato Di Ponziano, uomo di
grandissima esperienza, vice presidente
della Pga Europea e componente
del Technical Committee delle
ultime due edizioni della Ryder
Cup. Donato si è fatto le ossa come
Presidente del Comitato organizzatore
nelle ultime quattro edizioni
portando il nostro Open ad alti livelli
e, da perfezionista qual è, ogni anno,
cerca sempre di migliorarlo con
l'introduzione di novità. «Per prima
cosa quest'anno, nonostante gli sforzi
profusi in termini economici con
l'aumento del montepremi di 300mila
euro, abbiamo investito nel Villaggio
commerciale, una struttura della
lunghezza di 100 metri, larga 28
e alta sei. Siamo stati premiati perché
abbiamo ben 44 espositori a
conferma del fatto che l'Open è diventato
anche un momento importante
per la commercializzazione e
l'esibizione. Ci sarà anche una sorpresa
nel Villaggio ospitalità che
non voglio rivelare e che scopriranno
gli spettatori all'arrivo».
E l'organizzazione come procede?
«Siamo a buon punto. Abbiamo già
avuto le riunioni con i responsabili
dei vari reparti tecnici e sportivi: giudici
arbitri, comunicazione, volontari,
telecomunicazioni, trasporti. Rimangono
ancora alcune rifiniture
che riguardano la logistica».
Di Ponziano
è a Tolcinasco da venti giorni
per definire i dettagli di un torneo di
tale importanza.
«Non tutto, ci possono essere delle defezioni dell'ultimo minuto... e poi l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
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