MilanoSorriso impeccabile, e del resto se non ce lha lei, igienista dentale diplomata, Nicole Minetti (nella foto rotonda in basso) affronta impavida i fotografi fuori dalla questura, senza profferire verbo sulla sua vicenda. E soprattutto sui capi dimputazione caduti su di lei: induzione e sfruttamento della prostituzione nei confronti di diverse donne una delle quali, la famosa Ruby Rubacuori, minorenne.
La bella Nicole si stringe su soprabito bianco e nero pied de poule, sciarpa, calze e scarpe nere. Solo le 13, è appena arrivata in questura, sale alla squadra mobile per poi ridiscendere con la funzionaria Maria José Falcicchia, nota per essere stata chiamata nel 2006 dallex procuratore Francesco Saverio Borelli per affiancarlo nelle indagini su Calciopoli. Le due signore si infilano al bar, sorbiscono un caffè quindi risalgano prodighe nei sorrisi, ma avare di dichiarazioni. Cinque ore poi alle 18 un fuori strada azzurrino esce sgommando con la consigliera regionale rannicchiata sui sedili posteriori. Finisce così unattesa iniziata alle 9 del mattino quando agenti della mobile perquisiscono casa Minetti e i suoi uffici in consiglio regionale. Sequestrando computer, agende, telefoni cellulari, fatture, quanto insomma possa permettere di ricostruire le relazioni della consigliera. Il provvedimento si trasforma poi in verbale che la persona coinvolta deve controllare e controfirmare.
Si torna dunque a parlare di Nicole Minetti, balzata agli onori della cronaca un anno fa quando si cominciò a parlare di lei come candidata al Pirellone e si cercò di capire chi fosse. Scoprendo che era nata nel 1985 a Rimini, un passaggio in tv come valletta nel programma «Colorado» e un diploma come igienista dentale. Titolo che la porta San Raffaele giusto in tempo per conoscere Silvio Berlusconi, arrivato in ospedale, appena colpito al volto da una statuetta lanciata da un matto in piazza Duomo il 13 dicembre 2009. Una conoscenza diventata stima e apprezzamento per la dolce Nicole che a primavera si ritrovò in Consiglio regionale.
Il suo nome torna alla ribalta in autunno quando scoppia il caso Ruby. La marocchina, allora 17enne, la notte tra il 27 e il 29 maggio venne portata in questura dopo la denuncia di furto presentata da una sua amica.
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