Angelo Allegri
da Milano
Questa volta a entrare nella «porta girevole» di Goldman Sachs è stato il numero uno, «Hank» Paulson, nuovo segretario al Tesoro americano. Agli investitori non ha fatto piacere, visto che subito dopo lannuncio il titolo della banca daffari ha iniziato a perdere quota. E il trasferimento non ha giovato nemmeno alle finanze dellinteressato: nel 2005 Paulson, tra stipendio e bonus vari ha messo in tasca 38,5 milioni di dollari; dora in avanti alla Casa Bianca si accontenterà di 200mila dollari allanno. Una scelta, la sua, ormai abituale per gli uomini di Goldman Sachs. La storia della banca è piena di esponenti di primo piano che hanno poi scelto la politica o lamministrazione. Negli Usa è successo con un altro segretario al Tesoro, Robert Rubin, che affiancò a Washington Bill Clinton. Ex Goldman è il governatore del New Jersey, John Corzine, oltre a una pletora di funzionari pubblici. In Italia lultimo caso è quello di Massimo Tononi, diventato sottosegretario allEconomia del nuovo governo dopo aver lasciato una lucrosa poltrona (in media ciascuno dei dipendenti, segretarie comprese, guadagna 520mila dollari lanno) nel settore dellinvestment banking. In Goldman ha lavorato il governatore Mario Draghi, del board internazionale ha fatto parte in passato Romano Prodi, oggi nellorganismo siede Mario Monti, mentre in panchina, pronto a un incarico pubblico è un altro ex manager, Claudio Costamagna. La tradizione del civil service non è comunque lunica particolarità di Goldman. Fondata nel 1869 da un emigrato tedesco, Marcus Goldman, a cui si aggiunse il genero Samuel Sachs, la banca è sempre stata allavanguardia del capitalismo Usa. Negli anni 30 contribuì allaffermazione dei più moderni metodi di analisi societaria (tra laltro allintroduzione del cosiddetto rapporto prezzo/utili). Negli anni 50 curò la quotazione in Borsa della Ford, la più grande mai avvenuta fino ad allora, una delle svolte nella storia di Wall Street. A lungo ha difeso la sua struttura tradizionale, basata su una partnership professionale. Nel 1999 la quotazione in Borsa, che ha reso la società più simile alle altre banche daffari. Laplomb ha lasciato il posto a un atteggiamento aggressivo (e il manager che sostituirà Paulson, Lloyd Blankfein, è esponente di questa nuova generazione).
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