La potatura vien di notte: già un platano abbattuto

Un platano abbattuto, ma già è pronta la sua sostituzione, altri 53 potati. È il bilancio della prima notte dell’operazione salvataggio dei platani del lungotevere. «Era malato, aveva una carie che partiva dal colletto, cioè dall’attaccatura dei rami, e arrivava fino a terra», ha spiegato il direttore del servizio giardini del Comune di Roma Stefano Mastrangelo, l’ufficio a cui è stata affidata l’operazione. «Abbiamo iniziato la potatura nel tratto dal tempio di Vesta fino a 50 metri prima del ponte Garibaldi - ha detto -. I lavori vengono eseguiti dalle ore 22 fino alle 6 del mattino, orario di blocco del traffico nella zona». Ogni notte verranno impiegati 12 addetti-potatori che per lavorare sugli alberi usano 5-6 piattaforme alte fino a 30 metri. Altri venti si occupano dello sminuzzamento degli scarti di potatura. Il materiale viene quindi caricato su quattro bilicì, i camion che lo porteranno nell’impianto di compostaggio di Maccarese, dove viene trasformato in biocompost, un concime vegetale.


«Prevediamo altri sei o sette abbattimenti, ma non sarà alterato il panorama degli ottocento platani esistenti - ha concluso Mastrangelo -. Abbiamo già scavato dieci buche per le dimore dei platani nuovi che sostituiranno sia quelli che abbatteremo sia quelli che sono caduti tempo fa».

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