L a Signora suicidi, ecco lultima versione della Juventus killer che fu. Una squadra che lentamente sta esaurendo tutte le energie, fisiche, nervose, anche quelle dialettiche, considerato il silenzio stampa che la isola e serve soprattutto al suo allenatore per non spiegare come stiano andando le cose e perché mai vengano ribaditi errori e omissioni dallo stesso tecnico. La Juventus sta bollendo a fuoco lento mentre il Milan maledice la trasferta di Lecce che è capitata in un sabato balordo, alla vigilia della partita decisiva con il Lione. Senza quel gol di Konan oggi saremmo qui a stampare altri almanacchi, con uno scudetto per nulla assegnato, con un campionato dato per morto, sepolto e, invece, improvvisamente riacceso, ravvivato, ancora pieno di sorprese maligne o zuccherate.
Non certo perché il Milan stia andando a manetta ma piuttosto perché la Juventus sta offrendo segnali imbarazzanti, sul piano fisico e su quello tattico. Ieri sera al Delle Alpi per la prima volta nei secoli, la famosa triade bianconera, che assiste al riscaldamento dei calciatori in campo, si era scomposta: accanto a Capello, infatti, gli osservatori erano Andrea Agnelli e Luciano Moggi, grande assente Antonio Giraudo, forse indisposto, così dicesi a meno che... In verità sono indisposti molti dei suoi dipendenti e da troppe settimane. La Juventus si trascina, non ha arte e nemmeno parte, resiste per carattere ma sta smarrendo anche quello, la condizione fisica e, dovrei dire mentale, di alcuni bianconeri è agghiacciante ma Capello continua a insistere sugli stessi, anteponendo la propria presunzione alle effettive necessità della squadra.
Sembra che sia stata sbagliata clamorosamente la preparazione ma non è la prima volta che questa indicazione riguarda Capello e allora sarà opportuno che i dirigenti confermati dalla proprietà si interessino anche di questo aspetto, oltre che di quello economico.
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