Preghiere, comizi e sangue va in onda la tv di Al Qaida

Si vede solo sul web, trasmette per 4 ore al giorno. Le star: Bin Laden e Zawahiri. E accetta consigli da tutti

Massimo M. Veronese

Fino a un paio di anni fa la raccontavano come una barzelletta. Ore 10: «Osama nell’alto dei cieli» (Programma religioso). Ore 11: «Guarda Omar quant’è bello», in diretta con il Mullah Omar. Ore 12: «Le mille bombe blu» (Musicale), conduce Mina (Inesplosa). E il palinsesto della serata era ancora più scoppiettante. Ore 23.30 «Grotta a grotta» (Talk show) condotto da Ahmed Vespah. Ore 1.00: «Sotto il burka niente» (Film erotico). Roba che girava su internet, tanto per farsi un paio di risate. Ma da oggi c’è poco da ridere. E a un palinsesto del genere forse sarà ora che cominciate a farci l’abitudine. Il progetto è ancora un po’ per aria, ma non ci metterà molto a toccare terra. Si chiama Al-Firdaws, che più o meno significa «il paradiso», per ora visibile solo via internet, ed è la tv ufficiale di Al Qaida. Finita l’epoca delle accuse ad Al Jazeera portavoce di Bin Laden. Ora faranno tutto in proprio senza bisogno di megafoni. Le trasmissioni sono cominciate sabato scorso, ma solo da ieri hanno cominciato a somigliare a una vera e propria tv. E che sia fatta da gente del mestiere lo dimostra la sorprendente qualità tecnica del messaggio del numero due di Al Qaida, il medico egiziano Ayman Zawahiri, trasmesso proprio da Al Jazeera. Per ora si accontentano di poco, come le tv private dei primi anni Ottanta: i programmi cominciano alle 20 ora della Mecca, le 19 in Italia, e terminano a mezzanotte, non di più. Il palinsesto si apre con la lettura del Corano, poi, dopo la preghiera, un po’ di azione in stile Real tv. Filmati su Al Zarqawi e video rosso sangue, come quelli degli attentati di Londra, già trasmessi dal web. Sembra «Osama nell’alto dei cieli» seguito da «Guarda Omar quant’è bello»... Alla fine delle trasmissioni, tanto per andare a letto sereni, canti anashid che inneggiano al martirio islamico e alla bella morte. Abbonarsi è facile. Per collegarsi ad Al-Firdaws basta un collegamento a banda larga e un programma per contenuti multimediali, come i comunissimi Real Player o Windows Media Player. Niente decoder, niente canone. E alle parabole ci pensano i mullah.
La tv di Al Qaida comunque era in laboratorio da tempo. I forum islamici, ma anche esperimenti di notiziari e talk-show di Al Qaida realizzati dall’Islamic Media Front, avevano già aperto le vie del Signore. Al-Firdaws adesso vuole arricchire i palinsesti con video e audio dei discorsi di Bin Laden, al-Zawahiri e al-Zarqawi, repliche a tutte le ore del giorno e della notte, e documentari sulle attività dei mujaheddin nel mondo. Poi si vedrà. Ogni giorno sui forum islamici in rete viene diffuso il palinsesto con gli orari dei programmi previsti per la giornata, flessibile, perché non si sa mai, e aperto ai suggerimenti degli abbonati per correggere o rivoluzionare la programmazione. Nel caso vi interessi, lo staff tecnico della tv accetta consigli on line dai simpatizzanti iscritti ai forum. Purché sia chiaro che per la serie cosa c’è da vedere questa sera sono aboliti Don Matteo, Il bello delle donne e Liberitutti e che dalle tv occidentali verranno importati, riveduti e corretti, format vincenti come La Zona morta e La storia siamo noi.

Non è difficile immaginare il resto: Un medico in famiglia sarà competenza di al-Zawahiri, Un posto al sole assegnato a Bin Laden, La Fattoria, perché il reality ci vuole, farà posto a La Grotta. Meno problemi per l’informazione. Considerato il fanatismo religioso della rete per condurre i telegiornali ci vorrà per forza fede.

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