Il premier: Romano trionfa se ai seggi vanno solo i suoi

Berlusconi chiama in diretta Odeon per smentire Agnoletto: «Ai nostri progetti rispondete con la menzogna»

Marianna Bartoccelli

da Roma

Botta e risposta tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi sulle primarie dell’Unione. Al leader del centrosinistra che, soddisfatto dall’alta affluenza ai seggi, ha voluto trasformare questa partecipazione «in un invito a Berlusconi ad andare a casa», il premier ha replicato senza mezzi termini. «Prodi - ha detto laconico il presidente del Consiglio - ha un solo modo per vincere le elezioni: far votare solo quelli della sinistra, proprio come ha fatto oggi». In serata, poi, un altro botta e risposta, questa volta tra Berlusconi e Vittorio Agnoletto, eurodeputato di Rifondazione comunista. Il premier è infatti intervenuto per telefono alla trasmissione Presa diretta, in onda sul circuito Odeon per smentire alcune affermazioni dell’ex portavoce del Genoa Social Forum che nel corso della trasmissione, a proposito del conflitto di interessi, aveva sostenuto che tutte le concessionarie pubblicitarie di cartellonistica o affissione sono di proprietà del presidente del Consiglio. «Lei sa di mentire - ha detto Berlusconi - perché né io, né tantomeno società a me collegate, sono proprietario di alcuna concessionaria di affissioni pubblicitarie. Ancora una volta la sinistra è falsa e faziosa». «Vi faccio una promessa: se smette di dire bugie nei miei confronti - ha chiuso il collegamento il premier - io smetterò di dire la verità su di voi».
Sul fronte della Cdl, invece, diverse sono le opinioni espresse sulle primarie. «Mi domando che significato hanno le primarie in questo momento, alla luce del nuovo sistema elettorale che si sta delineando», commenta il viceministro dell’Economia Mario Baldassari. D’accordo il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli: «In un Paese con un sistema di coalizione le primarie sono una sciocchezza». Il parlamentare di An Marco Zacchera fa due conti: «L’opposizione ha avuto circa 15 milioni di voti alle scorse elezioni. Se anche votassero alle primarie tre milioni di persone, sarebbe solo il 20 per cento che ha risposto all’appello: è un flop». L’ex ministro Maurizio Gasparri guarda al futuro: «Prodi vincerà le primarie ma perderà le secondarie». Toni meno polemici quelli di Antonio Leone di Fi: «Forza Italia rispetta la voglia di partecipazione alla vita politica dei militanti dell’Unione, ma noi della Cdl ci ricordiamo ben altre file ai veri seggi elettorali: quelle del 2001 che decretarono la fine dei governi non eletti di centrosinistra e la vittoria di Berlusconi e dei suoi alleati».
Apprezzamenti e un richiamo al rispetto per la mobilitazione degli elettori di centrosinistra viene fatta dal ministro del Welfare, il leghista Roberto Maroni: «La Cdl deve mostrare rispetto per una operazione politica importante, anche se dall’esito precostituito, soprattutto per l’impegno di migliaia di volontari che mostrano passione e militanza politica e sono fattori di crescita della democrazia partecipata». Nel dibattito politico sulle primarie influisce certamente la polemica aperta da Mastella, il cui possibile passaggio alla Cdl preoccupa la Lega. «Allo stesso tempo - dice Maroni - il centrodestra deve respingere l’opportunismo mastelliano che in questi quattro anni ha mostrato solo disprezzo nei confronti di Berlusconi e del suo governo». E la questione Mastella entra in tutti gli interventi della Cdl. «Al di là del trionfalismo retorico della sinistra, il rito delle primarie lascia sul campo polemiche e lacerazioni, come era stato fin troppo facile prevedere. Se Mastella - dice Gasparri - parla di vere e proprie truffe c’è da credergli».
«Il centrosinistra perde Mastella, indignato per il modo in cui si vota a sinistra», afferma il presidente Ue di Forza Italia, Antonio Tajani.


Di primarie come «babele di sinistra» parla il viceministro di An alle Attività produttive, Adolfo Urso. Il quale lancia un invito a Mastella: «Non c’è spazio per i moderati a sinistra. Torni nella sua vera casa, la Cdl».

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