«Da Prodi solo promesse, tradito il tavolo Milano» afferma Roberto Formigoni. «Impegni traditi, abbiamo bisogno di aspettative e sicurezza, non certo di nuove tasse» aggiunge Letizia Moratti. Sintesi? Le Istituzioni milanesi «bocciano» la Finanziaria: «Per i Comuni e per i cittadini» nota il presidente della Regione «si profila un inasprimento fiscale tanto più negativo quanto più colpisce coloro che le tasse le pagano già». Una stangata che non serve, chiosa il sindaco di Milano: «La manovra dellUlivo è troppo sbilanciata sulle imposte. Limpegno era di non introdurne di nuove. Invece di diminuire, aumentano». E mentre alla festa del centenario della Cgil il sindaco riceve cinque standing ovation, Romano Prodi sostiene che in Lombardia «la Pedemontana è priorità, lo è per la Regione e quindi lo è anche per il governo».
Secca la replica di Formigoni: «Da Prodi non ci aspettiamo filosofia ma finanziamenti, quelli che per ora non vediamo». Come dire: «Zero euro per le infrastrutture» ma in compenso «un grande pasticcio». E «il tavolo Milano resta senza gambe» tagliate da questa Finanziaria del governo contro i ceti medi.Dal premier soltanto la promessa di realizzare la Pedemontana. Dure critiche dalla Cdl: «Di finanziamenti neanche lombra» Prodi smentito dalla sua Finanziaria Formigoni: «Sono deluso, il tavolo Milano è una presa in giro». La Moratti: «Impegni tra
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