Il presidente del Tar: «Milano? Amministrata come Dio comanda»

Una inattesa dichiarazione d’amore per Milano da parte di una fonte inconsueta: ai tanti milanesi che brontolano per come funzionano le cose nella loro città risponde Piermaria Piacentini, presidente del Tar della Lombardia, romano doc. Piacentini per mestiere esamina le delibere e gli altri atti amministrativi della Regione, delle province e dei comuni lombardi, oltre che di tutti gli altri enti pubblici: e racconta che, soprattutto in confronto al resto d’Italia, a Milano e dintorni la «cosa» pubblica funziona «come Dio comanda».
«Non entro nel merito delle scelte politiche, con cui si può essere d’accordo o no. Ma dico che la burocrazia amministrativa qua produce atti di alto livello, che ben raramente dobbiamo annullare per vizi di forma».

Merito, dice, di «due secoli di dominazione asburgica che vi hanno dato un’inquadrata».
Unica eccezione citata da Piacentini, i decreti delle Questure che rifiutano permessi di soggiorno agli stranieri: decreti «stereotipati» che innescano valanghe di ricorsi.

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