Paola Balsomini
da Genova
Hanno acquistato tre borsette di Prada e due occhiali di Versace. In spiaggia, con le infradito ai piedi e il costume, tra un bagno e laltro nella calda estate della Riviera ligure.
Ma alla fine il prezzo non è stato certamente modico. Anzi, se avessero girato tra le boutique di Portofino, forse, avrebbero risparmiato qualcosa. Certamente il costo della multa, 3.300 euro per aver acquistato merce contraffatta dai venditori ambulanti, pronti come ogni estate a guadagnarsi da vivere con il tam tam tra un ombrellone e laltro.
Questa volta, infatti, i carabinieri non hanno risparmiato le spiagge di Varazze, Savona, Finale Ligure, Albenga e Alassio. E, non solo hanno sequestrato le griffe false, ma hanno anche multato i turisti (come del resto prevede la legge) attratti da quei simboli che raddoppiano il prezzo del capo dabbigliamento, rendendolo così prezioso. Alla fine gli uomini dellArma hanno sequestrato complessivamente trecentocinquanta borse, duecento vestiti, cento paia di occhiali, centocinquanta orologi, e quattrocento tra dvd e cd. Il tutto per un valore complessivo di 8mila euro. Una vera e propria retata che ha anche portato allarresto di quattro persone, tre senegalesi e un cinese. Per altri dieci extracomunitari è scattata inoltre la denuncia per vendita di prodotti con marchio contraffatto. Tra i bagnanti invece ben dieci sono finiti nella lista nera e, dopo essere stati costretti a pagare la salatissima penale, non hanno potuto nemmeno godersi il tanto desiderato gadget, che, ovviamente, gli è stato prontamente sequestrato dagli inflessibili agenti.
Lepisodio in realtà non rimane isolato in questinizio di estate, visto che soltanto pochi giorni fa un turista che era stato multato da un carabiniere per lo stesso reato era addirittura svenuto dopo aver visto il costo della sanzione, che anche in quelloccasione sfiorava i tremila euro.
Decisamente più curiosa, invece, la vicenda che ha coinvolto lassessore al Commercio di Ospedaletti che nei giorni scorsi è stato indagato in unoperazione della Guardia di Finanza per essere stato trovato in possesso di griffe false. In questo caso lassessore al Commercio «smerciava» soprattutto magliette con le riproduzioni dei personaggi della Disney. Ma dalla riviera Ligure fanno sapere che le operazioni di controllo sulle spiagge non si fermeranno e nemmeno le salatissime multe che dallinizio di giugno hanno già fatto quasi venti vittime.
Quel che è certo è che la prossima volta, piuttosto che sborsare tremila euro, i malcapitati turisti andranno direttamente in boutique. I vantaggi del resto non sono pochi: stesso prezzo, nessuna brutta figura e, cosa non trascurabile, la certezza di stringere tra le mani il pezzo originale della firma tanto apprezzata.
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