Roma - Circa cento persone, per la maggior parte giovani della Comunità ebraica, hanno protestato stamattina sotto casa di Herich Priebke, contro il provvedimento emesso il suo favore che gli consente di lasciare gli arresti domiciliari per andare a lavorare. Da sotto il palazzo si sono alzati molti cori. "Assassino", "Hai ammazzato pure i bambini", "Hai sparato in testa alla gente legata". I ragazzi portavano cartelloni con su scritto: "Tribunale militare vergogna"; "335 volte vergogna"; "Non dimentico le Fosse Ardeatine"; "I miei nonni sono reduci di Auschwitz io sono qui".
La fuga in motorino Priebke ha raggiunto in motorino il posto di lavoro per il suo primo giorno. L’ex ufficiale delle SS è uscito molto presto, eludendo così la folla di persone appostate sotto la sua abitazione e ha raggiunto via Panisperna a bordo di un motorino, guidato dal suo avvocato Paolo Giachini.
Poi lascia lo studio in auto Priebke è uscito poco dopo le 14 dallo studio legale. L’ex capitano delle SS è salito a bordo di un’Alfa Romeo verde parcheggiata accanto al portone d’ingresso dello studio. Ad assediarlo fotografi, operatori televisivi e giornalisti mentre alcuni abitanti del quartiere gridavano a gran voce "vergogna, vergogna". Momenti di tensione tra un fotografo della France Press ed un uomo della sicurezza che ha impedito al fotografo, fermandolo per un braccio, di fotografare Priebke.
Parisi convoca il procuratore militare Il ministro della Difesa, "nell’esercizio della sua funzione di vigilanza, ha convocato - riferisce in una nota il ministero - il procuratore generale militare della Corte di Cassazione al fine di acquisire elementi di conoscenza concernenti le disfunzioni organizzative connesse alla posizione del condannato Erich Priebke, segnalate da organi di stampa". La convocazione "fa seguito alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Arturo Parisi il 13 giugno ultimo scorso, subito dopo essere venuto a conoscenza dell’avvenuta ammissione dello stesso condannato al lavoro esterno".
Inchiesta della procura La procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta dopo l’esposto presentato nei giorni scorsi da Oreste Bisazza Terracini, l’avvocato della Comunità ebraica di Roma, sulla vicenda del permesso di lavoro concesso ad Erick Priebke. Secondo quanto si è appreso, al momento il fascicolo è intestato "atti relativi a", senza ipotesi di reato e senza formale iscrizione di persone. L’avvocato Bisazza Terracini chiede con l’esposto di far luce sul permesso permanente di lavoro concesso dall’ufficio di sorveglianza del tribunale militare al capitano delle SS, tuttora agli arresti domiciliari.
Secondo quanto si è appreso in ambito giudiziario, l’inchiesta potrebbe non avere comunque seguito in quanto si sottolinea l’esistenza di strumenti giuridici, come quello delle impugnazioni, con i quali si può contestare il provvedimento del tribunale di sorveglianza militare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.