(...) Autorità ecclesiastiche locali che potrebbero non gradire linvestitura di don Gallo e don Vitaliano, e ancora meno dovrebbero concedere lassenso alloperazione. In proposito i due diretti interessati, il cardinale di Genova Tarcisio Bertone e il vescovo di Avellino monsignor Francesco Marino, non hanno ancora preso posizione nei confronti di quella che, dal punto di vista formale, resta unipotesi: ambedue si trovano a Colonia per il grande raduno dei giovani presieduto dal Papa Benedetto XVI, e attendono ovviamente il ritorno in Italia per affrontare di petto la questione. Ma se laria che tira in Campania non sembra favorevole a don Vitaliano - linteressato ha già messo in conto il fatto che il superiore ecclesiastico neghi lautorizzazione a correre alle primarie della sinistra -, la tradizionale indulgenza della Curia genovese lascerebbe, a giudizio di molti, la porta aperta, o almeno semichiusa, per il birichino don Gallo, da sempre accreditato di simpatie trasversali, quelle «giuste», politicamente corrette anche quando sembrano scorrette.
Non sarebbe la prima volta, del resto, che don Andrea riesce a scampare lanatema: di recente - in occasione della campagna referendaria sulla procreazione assistita -, il fondatore della comunità di San Benedetto al porto era stato «ripreso» dal suo cardinale in quanto sera espresso a favore del voto, mentre la Chiesa ufficiale si era da tempo dichiarata per lastensione. Di fronte allintransigenza del sacerdote, allepoca era circolata la voce di un provvedimento di sospensione a divinis, tanto sembrava dura la posizione di Bertone. Poi era prevalso il perdono, e di punizioni, o soltanto di censure più o meno severe, non sè più saputo nulla. Che tornino dattualità adesso, a proposito della candidatura politica, ci sarebbero tutti gli estremi. Nel frattempo, però, dalla Germania il cardinal Bertone ha fatto sapere - in unintervista al quotidiano «La Stampa» - che è pronto a incontrare don Gallo, ma «la sua candidatura, se confermata, rappresenterebbe uno strappo ulteriore nei confronti della Chiesa».
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