È proprio così. Non tutti sono daccordo con lei. E tanto meno con Voltaire. Da certe «malattie», francamente le auguro di guarire al più presto. Perché è molto bello essere liberali anche fino allestremo, ma quando in ossequio alla coerenza più assoluta si giunge a «rispettare» posizioni che risultano contrarie non solo alla legge (intesa come vivere civile) ma anche al senso comune, allora si può giungere allassurdo di accettare qualunque cosa; anche luso di un estintore contro le forze dellordine.
I morti son morti e nessuno si sogna di mancar loro di rispetto parlandone male, anche perché ciò non avrebbe alcun senso. Ma molti, anzi moltissimi di coloro che non ci sono più e quando erano vivi si comportavano da delinquenti, non possono essere ricordati con la «pietas» da lei invocata. Meglio dimenticarli.
Sarebbe bene invece non dimenticare come lo stesso padre di Carlo Giuliani definì il figlio subito dopo i fatti del luglio 2001.
Certamente la targa al Senato va rimossa, ma a mio modo di vedere sarebbe più importante sottolineare che la madre del Giuliani accettò la candidatura al Senato. Consideriamo pure il fatto col beneficio dinventario.
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