Prorogata la pesca ai bianchetti A Camogli rivolta anti-pangasio

Il pesce, si sa, regna sulle tavole liguri. Ma non sempre con eguali, eccellenti risultati. Succede che, per esempio, mentre il ministero delle Politiche Agricole proroga al 15 aprile la campagna di pesca del novellame di sardine, i bianchetti, e dei rossetti, con grande gioia dei buongustai e dei pescatori che così possono integrare il reddito, a Camogli scoppia la rivolta dei genitori per un pesce finito nei piatti dei loro bimbi a loro insaputa. Ma andiamo con ordine. La proroga della pesca ai bianchetti è «un provvedimento che rientra nelle azioni di sostegno ai pescatori per la quale abbiamo lavorato con le associazioni liguri di categoria - spiega l’assessore Giancarlo Cassini - La presenza discontinua del novellame lungo le coste liguri, a causa delle avverse condizioni climatiche dei mesi scorsi, avevano infatti limitato l’attività di pesca».


Nella mensa della scuola pubblica di Camogli invece scoppia il caso del pesce pangasio, servito al posto dell’halibut, simile alla sogliola: i genitori si sono preoccupati dopo la trasmissione Report che indicava il pangasio come una specie a rischio tossicità. In particolare, se il pesce è pescato in Vietnam nel fiume Mecong, il caso proprio del pesce camoglino.

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