Il protagonista dell'anno punta sull'effetto bicolor

Spicca l'unicità del disco in Cerachrom

Il protagonista Rolex del 2018 è, senz'altro, il GMT-Master II in acciaio, con anse e carrure ridisegnate, con calibro automatico di ultima generazione 3285 e certificazione di Cronometro Superlativo (dieci brevetti, scappamento Chronergy, precisione di -2/+2 secondi al giorno), la cui presenza, per la prima volta, è testimoniata dalla piccola corona a cinque punte posta al 6 tra le parole «Swiss» e «Made». La particolarità del modello sta nel coniugare, e si tratta sempre di una première, acciaio Oystersteel (famiglia 904L), bracciale Jubilé e ghiera girevole bidirezionale con disco in Cerachrom rosso e blu. È su questo che vogliamo soffermarci, poiché è riproposto l'abbinamento di colori scelto per il primo GMT-Master del 1955. In questo caso, però, la grande difficoltà esecutiva è data dall'impiego della ceramica Cerachrom, brevettata nel 2007 (Rolex ha «esordito», con la lunetta in ceramica nel 2005, nera nel GMT-Master II in oro giallo) e dall'ottimizzazione dell'effetto bicolore blu/rosso, a motivo del fatto che quest'ultimo non può essere ottenuto con pigmenti minerali stabili. Dunque, Rolex è partita dall'allumina in polvere, un ossido naturale, mescolandola, in sequenza, con ossido di cromo - cromia granata e traslucida -, ossido di magnesio ottenimento del rosso opaco e ossido di terre rare per affinare al massimo le proprietà meccaniche del materiale. Tutto questo, avviene dopo aver aggiunto i leganti alla preparazione di base in polvere, effettuato lo stampaggio a iniezione e sottoposto lo sbozzo a trattamento termico per eliminare i leganti stessi. Su una base rossa al fine di definire il semicerchio blu, nel GMT-Master II in acciaio, è predisposta una soluzione acquosa con cobalto che interagendo con l'allumina e il cromo già presenti, forma un pigmento blu durante la successiva fase di sinterizzazione (cottura a 1.600° C, solidificazione del componente e riduzione di volume del 25%/30%).

Si arriva così alla colorazione definitiva, ma la quantità di soluzione depositata (da cui dipende la densità del colore) e la sua applicazione in modo omogeneo, prevedono una precisione elevatissima. Pane per i denti di un gigante come Rolex.

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