Roma - Mancano tre giorni al varo del piano Tremonti per i conti pubblici: la manovra triennale sarà pari a 34,8 miliardi di cui 13,1 mld da reperire nel 2009. Il menù degli interventi è molto vario e spazia dalla Robin hood Tax ad un forte impulso al processo di privatizzazioni, passando per la riforma della pubblica amministrazione e la "guerra ai fannulloni". Nel dettaglio, il Consiglio dei ministri dovrà approvare un carnet molto fitto di misure con l’obiettivo finale di arrivare al pareggio di bilancio entro il 2011, così come è stato assicurato all’Unione europea.
Banche e assicurazioni, stretta fiscale Ma la situazione economica è difficile, a cominciare dall’inflazione per finire al caro-greggio, e quindi il governo pensa anche ad interventi per salvaguardare il potere d’acquisto dei salari. Sul piatto, una forte stretta fiscale a carico di banche ed assicurazioni (agendo in particolare sull’Irap) e la Robin tax sugli extraprofitti delle compagnie petrolifere in un momento in cui l’oro nero viaggia ad oltre 130 dollari al barile. La portata del provvedimento dovrebbe comunque essere simbolica, dal momento che all’Erario è prevista un’entrata complessiva di un miliardo.
Dismissioni caserme Altre risorse, per 4 miliardi, potrebbero venire da un pacchetto di dismissioni delle caserme già passate dal demanio. C’è poi la sforbiciata ai conti delle amministrazioni pubbliche, prevista dal pacchetto Brunetta, che dovrebbe portare nelle casse dello Stato altri 3 miliardi. Sul fronte del welfare, sembra confermata l’abolizione del divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro, una stretta sulle pensioni d’invalidità e un nuovo "sprint" alla previdenza complementare.
Affitti e burocrazia Sul fronte fiscale, invece, è ancora in forse la possibilità di introdurre una cedolare secca del 20% sugli affitti: ipotesi che era stata già ventilata nel governo Prodi. Ora l’esecutivo potrebbe riprenderla, ma secondo alcune fonti è più probabile che venga inserita durante l’iter parlamentare del provvedimento. Il ministero dello Sviluppo economico infine rilancerà il progetto di "un'impresa in un giorno", per snellire l’iter burocratico, nonchè incentivi in materia di energie rinnovabili e maggiori poteri a Mister Prezzi. Proprio oggi, Scajola ha annunciato anche interventi per ridurre il prezzo della benzina.
Aree metropolitane Le province delle aree metropolitane, cioè quelle di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Napoli potrebbero scomparire. È una delle misure allo studio per la messa a punto della prossima manovra. L’abolizione arriverebbe alla prima data di cessazione dei consigli successiva all’entrata in vigore della manovra. Lo Stato e le regioni provvederebbero poi a trasferire le competenze soppresse ai comuni.
Nucleare Entro la fine dell’anno il governo individuerà i criteri per l’individuazione dei siti per impianti di energia nucleare in Italia. È una delle ipotesi allo studio per la messa a punto della prossima manovra finanziaria e che dovrebbe far parte dei provvedimenti che arriveranno sul tavolo del consiglio dei ministri di mercoledì. Si tratterebbe di una delega al governo che, oltre a definire i criteri di localizzazione dei siti, dovrebbe anche individuare le misure compensative da riconoscere alle popolazioni interessate alla loro realizzazione.
Soppressione dei mini-enti Conto alla rovescia per i piccoli enti pubblici non economici, quelli cioè con una dotazione di organico inferiore alle 50 unità. La loro soppressione è allo studio nell’ambito del complessivo pacchetto della manovra finanziaria; la relativa norma dovrebbe essere contenuta in un decreto legge. Funzioni e personale passano al ministero di riferimento. Verso la soppressione anche degli enti con più di 50 dipendenti per i quali non è stato previsto conferma, riordino o trasformazione in base a quanto stabilito nell’ultima Finanziaria. All’esame anche la soppressione di cinque enti specifici: il Fondo bombole metano, l’Ente italiano montagna, l’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, l’Istituto beata Lucia di Narni e l’Istituto agronomico per l’oltremare.
Via il divieto cumulo pensione-lavoro In arrivo l’abolizione del divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro. Tra le norme allo studio nella prossima manovra finanziaria figura la possibilità di cumulare interamente i redditi da lavoro dipendente ed autonomo con le pensioni di vecchiaia, di anzianità, di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, con esclusione delle forme pensionistiche gestite dagli enti di diritto privato.
La banca del Sud Parte la Banca del Sud con una "dote-prestito" di 5 milioni a carico dello Stato: il progetto già avviato dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è tra le ipotesi allo studio per la messa a punto della prossima Finanziaria. La banca sarebbe una società per azioni e sarebbe avviata da un comitato promotore entro 120 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento. La banca, che avrebbe sede in una regione del Mezzogiorno, dovrebbe contare per la maggior quota di capitale sull’azionariato privato e sarebbe comunque aperto a ipotesi di azionariato popolare diffuso. Il ruolo di "soci fondatorì sarebbe riconosciuto allo Stato e alle regioni, province, comuni, camere di commercio, industria e altri enti che conferiscano quote di capitale sociale".
Liberalizzazioni servizi pubblici locali Allo studio la liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Secondo quanto si apprende, nella manovra potrebbe esserci anche una norma che riforma l’intero comparto. In particolare si studia l’affidamento di questi servizi o a spa private individuate mediante gare pubbliche o a società a partecipazione mista, pubblica e privata, nelle quali però i privati debbono detenere almeno il 30% (anche in questo caso il socio deve essere scelto mediante procedure pubbliche).
Via la tassa sulla bilancia Via la cosiddetta "tassa sulla bilancia" e l’elenco clienti e fornitori: sono due delle norme su cui si starebbe lavorando a favore delle imprese per la messa a punto della prossima Finanziaria. Si tratterebbe dunque della soppressione dell’elenco dei clienti e dei fornitori ma anche della tassa sulle bilance con il passaggio dalle camere di commercio ai comuni delle verifiche periodiche degli strumenti metrici.
Iva agevolata per agricoltura e pesca In arrivo aiuti fiscali ai settori dell’agricoltura e della pesca per far fronte al caro-petrolio.
Tra le misure allo studio della manovra c’è anche l’applicazione di un’aliquota Iva agevolata, al 5%, sul gasolio usato come carburante per questi settori. Si tratterebbe di una misura d’urgenza valida fino al 31 dicembre 2008.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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