Ultimora: Filippo Penati sta per acquistare quattro appartamenti e un seminterrato di trecento metri quadri al civico 27 di via Varanini. Fatti suoi, direte. No, fatti vostri: infatti, nei quattro alloggi e nel seminterrato saranno ospitati i rom di don Virginio Colmegna. Anzi, meglio, continueranno ad essere ospitati perché in quel palazzo a due passi dalla stazione Centrale già sono presenti una settantina di rom che, nel giugno 2005, furono sfrattati dalla favela di via Capo Rizzuto.
Settantina di nomadi per i quali lamministrazione provinciale guidata dal diessino Penati sborsa, attualmente, qualcosa come ottantamila e seicento euro allanno. A tanto ammonta, secondo determina numero 334 del 18 dicembre 2006, il canone daffitto annuo che Palazzo Isimbardi versa alla proprietà, la società Miramondo network srl di Sesto San Giovanni. Impegno che la Provincia ha rinnovato sino al 27 luglio di questanno, quando potrebbe però decidere di procedere allacquisto dei seicento metri quadri spalmati su quattro appartamenti e un seminterrato. La conferma? Basta rileggere la determina numero 269 del 2006, che ha per oggetto «lapprovazione del conferimento di incarico allagenzia del territorio per la stima di alloggi e locali commerciali siti in via Varanini 27». Provvedimento siglato dallarchitetto Massimo Cò che, alla sedicesima riga, spiega la necessità di questo incarico «in vista di una eventuale acquisizione» dellimmobile e, attenzione, dopo aver già «preso atto della relazione tecnica predisposta e firmata dallarchitetto Massimo Livieri».
«Eventuale acquisizione» che dallassessorato alla Protezione civile viene sostenuta come «indispensabile» perché allinterno di quellimpegno di «assistenza» e «sostegno umanitario» che spetta allassessorato di Francesca Corso (Comunisti italiani) dove si praticano «azioni finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita inerenti la persona». Ma cè, naturalmente, sostengono da Palazzo Isimbardi, anche un aspetto, diciamo, economico: con lacquisto spalmato in X anni si eviterebbe lo spreco di denaro in un affitto.
Valutazione modello buon padre di famiglia che fa però venire lorticaria ai gruppi dopposizione. «Quella soluzione di via Varanini non era definitiva» rivela Bruno Dapei, capogruppo consiliare di Forza Italia: «Era solo temporanea, Penati aveva risposto positivamente allappello di don Colmegna mentre questi si sarebbe attivato per reperire alloggi ovvero una situazione definitiva». Accordo non rispettato, come testimoniano quegli ottantamila e 600 euro con cui Penati paga laffitto di un anno e che, ciliegina, preleva dal «Fondo per la realizzazione di iniziative legate al progetto Patto metropolitano per la casa».
E mentre sia Forza Italia che la Lega del consiglio di zona 2 si preparano, annuncia il vicepresidente Barbara Calzavara, a manifestare contro «il soccorso rosso pro nomadi», da Opera giunge la segnalazione di una denuncia contro ignoti presentata alla locale stazione dei carabinieri.
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